lunedì 22 maggio 2017
Saranno alcune decine di migliaia le persone interessate dai provvedimenti per l'anticipo pensionistico. I decreti che danno il via alle due misure sono stati firmati da Gentiloni
Anticipi pensionistici «social» e «precoci»: ecco a chi spettano
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Saranno alcune decine di migliaia le persone interessate dai provvedimenti Ape social e Ape precoci per l'anticipo pensionistico. I decreti che danno il via alle due misure sono stati firmati dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Ape social è un'indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall'Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L'indennità è corrisposta fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione (di vecchiaia o anticipata). È una misura sperimentale (fino al 31 dicembre 2018) intesa ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio ed è soggetta a limiti di spesa. Ape social è riservato a

lavoratori disoccupati che hanno finito gli ammortizzatori sociali;

lavoratori dipendenti e autonomi che assistono al momento della richiesta e da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;

lavoratori dipendenti e autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%;

lavoratori che svolgono da almeno sei anni in via continuativa attività come quella di operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici; conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; conciatori di pelli
e di pellicce.

Il beneficio è riconosciuto nel limite 300 milioni di euro per il 2017, 609 milioni di euro per il 2018, 647 milioni di euro per il 2019, 462 milioni di euro per il 2020, 280 milioni di euro per il 2021, 83 milioni di euro per il 2022 e 8 milioni di euro per il 2023.

La platea prevista è di 34.000 individui (2017), 43.000 (2018), 36.000 (2019), 23.000 (2020), 13.000 (2021) e 3.000 (2022).

Ape precoci prevede la possibilità, per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni, di accedere
con un requisito contributivo ridotto alla pensione anticipata.

Il beneficio spetta

ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all'Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e alle sue forme sostitutive ed esclusive, con almeno 12 mesi di contribuzione per periodi di lavoro effettivo svolti prima del compimento del 19/esimo anno di età e che sono nelle seguenti condizioni:

lavoratori disoccupati che hanno finito gli ammortizzatori sociali;

lavoratori dipendenti e autonomi che assistono al momento della richiesta e da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;

lavoratori dipendenti e autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%;

lavoratori dipendenti addetti a lavori usuranti.

Le stime di spesa sono di 360 milioni (2017), 550 milioni (2018), 570 milioni (2019), 590 milioni ogni anno dal 2020 al 2026. La
platea è di 20.000 persone (2107), 22.000 (2018), 24.000 (2019), 26.000 ogni anno dal 2020 al 2026.


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