martedì 11 settembre 2018
L’Agenzia nazionale delle politiche attive ha chiarito che il Centro per l’impiego può procedere alla sottoscrizione del «Patto di servizio personalizzato»
Aiuti ai «senza fissa dimora»
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L’Anpal «sblocca» la liquidazione delle indennità di disoccupazione a favore dei “senza fissa dimora” e degli “irreperibili”. L’agenzia nazionale delle politiche attive (Anpal), infatti, ha chiarito che con questi soggetti il Centro per l’impiego può procedere alla sottoscrizione del «Patto di servizio personalizzato» (che è l’atto propedeutico e necessario per ottenere l’indennità di disoccupazione), facendo riferimento all’indirizzo di domicilio che gli stessi soggetti hanno dovuto comunicare all’atto del rilascio della Did online (è la dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro che occorre rilasciare per attestare il proprio stato di disoccupazione). In questo modo, pertanto, anche i “senza fissa dimora” e gli “irreperibili” possono ottenere l’erogazione della Naspi (indennità di disoccupazione per gli ex lavoratori dipendenti) o della Dis-Coll (indennità di disoccupazione per gli ex collaboratori coordinati e continuativi). L’ha precisato l’Anpal nella nota protocollo n. 9616/2018, dopo aver sentito il parere anche delle Regioni e delle Province autonome.

La precisazione fa seguito a una richiesta di chiarimenti avanzata dall’Inps. Secondo l’Anpal, i Centri per l’impiego possono procedere alla sottoscrizione dei “Patti di servizi personalizzati” anche per soggetti dichiarati irreperibili o senza fissa dimora, facendo riferimento all’indirizzo di domicilio che gli stessi, obbligatoriamente, hanno dovuto comunicare in sede di rilascio della Did online. Nel patto di servizio sottoscritto, peraltro, ha aggiunto Anpal, le persone sono tenute a indicare l’indirizzo presso il quale ricevere successivamente tutte le comunicazioni inerenti i rapporti con il Centro per l’impiego, unitamente all’impegno a comunicare qualsiasi variazione, pena l’applicazione dei meccanismi di condizionalità (che possono prevedere pure la revoca delle prestazioni in fruizione). In questi casi, pertanto, fa fede il domicilio, che va a costituire anche il requisito per individuare il centro per impiego territorialmente competente per le domande di Naspi. Infine, l’Anpal ha suggerito all’Inps, laddove sia nota l’informazione d’irreperibilità, di rappresentare all’interessato tale circostanza, specificando che farà fede l’indirizzo di domicilio (dallo stesso obbligatoriamente indicato), anche ai fini del pagamento della prestazione, nonché della possibile attivazione dei meccanismi di condizionalità.


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