venerdì 6 maggio 2016
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Partito all’ospedale Umberto I di Siracusa il protocollo Anolf-Asp il progetto di mediazione culturale a sostegno degli stranieri Il protocollo d’intesa, siglato dall’Anolf Siracusa e dall’Asp, prevede l’impiego volontario, all’interno della struttura ospedaliera, di sei mediatori culturali che, il mercoledì e giovedì, dalle ore 9 alle ore 12, garantiranno assistenza nei reparti. «I nostri volontari – afferma l’Anolf – sono a disposizione per qualsiasi intervento di mediazione. I casi di emergenza successivi agli sbarchi o la normale assistenza ospedaliera, sono spesso complicati da una impossibilità di dialogo tra operatori e malati. La lingua, la stessa percezione culturale, sono spesso ostacoli difficili da superare. La presenza di volontari madrelingua, dall’arabo al somalo, dall’inglese al francese, ha già contribuito a risolvere alcuni problemi facilitando il compito degli stessi operatori sanitari». «Un servizio importante – ha aggiunto l’Asp – messo a disposizione per gli stranieri in cura nella nostra struttura e, soprattutto, di medici e collaboratori. Un modo per affrontare meglio tutte le istanze che quotidianamente si propongono nei nostri uffici, nei laboratori, tra le urgenze e nei singoli reparti. Una collaborazione che contribuirà all’ulteriore innalzamento degli standard di assistenza già garantiti». Alla presenza garantita in questa prima fase, si affianca un progetto on demand con i mediatori Anolf a disposizione - su chiamata - negli altri giorni della settimana. «Un lavoro di formazione che, oggi, mette a disposizione dell’ospedale mediatori seri e preparati – ha commentato l’Anolf, l’associazione che segue da anni il complesso mondo dei migranti –. È una realtà importante sul territorio e questo progetto di prima linea ne è la dimostrazione tangibile».
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