venerdì 11 maggio 2018
Il 14 maggio a Napoli presentazione del 1° concorso nazionale dedicato al mondo dell'occupazione femminile
Donne, lavoro, infortuni e disabilità
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Per richiamare l’attenzione sul mondo del lavoro al femminile e per sottolineare la gravità del fenomeno infortunistico che colpisce anche le donne in modo significativo e sulla tutela prevista per quelle che si infortunano a causa dell’attività lavorativa, l’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) presenta il 14 maggio a Napoli, nell’aula magna dell’Istituto scolastico “Isabella d'Este Caracciolo” (Via Giacomo Savarese, 60), alle ore 9.30, il 1° concorso nazionale intitolato “Moda, design e disabilità: uno stile unico per ogni donna”, con oltre 200 studenti e si parlerà di questi temi, oggi particolarmente importanti alla luce dell’avviamento dell’alternanza scuola-lavoro.

All’incontro, che sarà preceduto da una visita al museo dell’Istituto realizzato con gli abiti creati negli anni dagli studenti, parteciperanno: il presidente nazionale Anmil, Franco Bettoni; la presidente regionale Anmil, Patrizia Sannino; il dirigente scolastico dell’Istituto, Giovanna Scala; la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Luisa Franzese; l’assessore al Lavoro della Regione Campania e rappresentante della Consulta nazionale per l’integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità, Sonia Palmieri; il coordinatore dei Servizi Statistico-Informativi Anmil, Franco D’Amico; il presidente dell’Ila (Ispettori del lavoro associati), Gerardo Lanza; il direttore regionale vicario Inail Campania, Adele Pomponio e il sociologo specializzato in Scienze organizzative, Stefano Palumbo.

I settori del tessile e dell’abbigliamento rappresentano un comparto produttivo di grande importanza per l’economia del Paese con oltre 50 miliardi di euro di produzione nel 2016 e un saldo della bilancia commerciale di oltre otto miliardi. Peraltro, il tessile e, in misura ancora maggiore, le confezioni di articoli di abbigliamento sono i soli settori manifatturieri in cui la quota di occupazione femminile è maggiore di quella maschile (54% e 75% circa, rispettivamente); tuttavia dal punto di vista infortunistico, invece, il comparto tessile e abbigliamento resta uno dei meno pericolosi e presenta un indice di frequenza pari a circa 8 infortuni indennizzati per 1.000 addetti/anno, contro un indice di circa 20 dell’Industria manifatturiera e 22 del complesso delle attività di industria e servizi.

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