martedì 19 gennaio 2021
Uno di distribuzione a Novara e uno di smistamento a Spilamberto (Modena): creeranno 1.100 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni
Un centro di distribuzione

Un centro di distribuzione - Amazon

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Amazon annuncia l'apertura entro il 2021 di due nuovi centri in Italia, uno di distribuzione a Novara e uno di smistamento a Spilamberto (Modena), con cui il gigante dell'e-commerce creerà 1.100 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni che si andranno ad aggiungere agli 8.500 già creati nel nostro Paese. Il lancio di questi due nuovi siti, comporterà un ulteriore investimento di oltre 230 milioni di euro che si aggiungeranno ai 5,8 miliardi già investititi da Amazon in Italia negli ultimi dieci anni. I due nuovi centri saranno operativi entro il prossimo autunno e «saranno strutture sostenibili - viene spiegato in una nota – alimentate attraverso pannelli solari e sistemi ad alto risparmio energetico, in linea con il Climate Pledge, con cui Amazon si impegna a raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2040». Il centro di distribuzione, situato nella frazione di Agognate (Novara), creerà 900 posti di lavoro entro tre anni dall'apertura, sarà dotato dell'avanzata tecnologia Amazon Robotics e sarà realizzato da Vailog (Gruppo Segro). Il sito modenese creerà i restanti 200 nuovi posti di lavoro e sarà il secondo di questa tipologia aperto da Amazon in Emilia Romagna, dopo quello di Castel San Giovanni, e il terzo a livello nazionale.


«Siamo orgogliosi ed entusiasti di espandere la nostra rete logistica con due nuovi centri in Piemonte ed Emilia-Romagna - spiega Stefano Perego, vice presidente Amazon EU Operations -. Negli ultimi dieci anni abbiamo investito in modo significativo nel Paese e abbiamo assunto migliaia di lavoratori». Questo nuovo investimento «ci consentirà anche di potenziare la nostra rete di consegne per raggiungere ancora più clienti in tutto il Paese». Esprimono soddisfazione i sindaci di Novara e di Spilamberto, innanzitutto per la creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche per la presenza di «un operatore serio che lavorerà con tecnologie innovative e nel rispetto di parametri di sostenibilità ambientale con standard molto elevati».

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