mercoledì 2 maggio 2018
Annunciata l'apertura di un nuovo deposito di smistamento a Buccinasco, città metropolitana di Milano
Cento posti a tempo indeterminato
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Amazon ha annunciato l'apertura di un nuovo deposito di smistamento a Buccinasco, città metropolitana di Milano. La nuova struttura di oltre 10mila metri quadrati creerà circa 100 posti di lavoro a tempo indeterminato nei prossimi anni, consentendo ai corrieri locali e regionali di consegnare gli ordini dei clienti più velocemente. L'obiettivo del nuovo deposito di smistamento è quello di incrementare la capacità e la flessibilità della logistica di Amazon in Italia con consegne più veloci ai clienti e un servizio migliore per le aziende che vendono tramite il colosso americano e che beneficiano della sua rete di distribuzione. I

«Il deposito di Buccinasco rafforzerà la nostra rete logistica, permettendoci di rispettare le promesse di consegna ai clienti e supportare tutte le aziende che vendono i loro prodotti su Amazon - ha dichiarato Gabriele Sigismondi, responsabile di Amazon Logistics in Italia- con questo nuovo deposito, inoltre, le aziende di consegna locali indipendenti potranno far crescere la loro attività, in quanto Amazon fornirà loro la tecnologia più avanzata per effettuare le consegne».

«Un'ottima notizia lo sviluppo del nostro territorio e la possibilità di nuove opportunità di occupazione -commenta il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti - un'iniziativa che conferma la giusta direzione intrapresa dalle molteplici attività della nostra amministrazione per favorire l'insediamento delle nuove imprese».

Aggiunge l'assessore all'Urbanistica Emilio Guastamacchia: «L'arrivo di Amazon sul territorio di Buccinasco è un segnale importante per il nostro territorio. La zona produttiva di Buccinasco sta dimostrando di avere una buona tenuta alla fase di recessione che da qualche anno ha investito tutta la città metropolitana milanese. Attività produttive di nuova concezione, poli logistici e nuove realtà imprenditoriali rappresentano la giusta direzione. Troppo spesso - fa notare - assistiamo alla trasformazione dei vecchi capannoni produttivi in attività commerciali o nuovi poli residenziali. Quando invece i vecchi siti produttivi diventano nuovi centri di produzione o di distribuzione ecco che il tessuto urbanistico della città permane con le sue caratteristiche».

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