lunedì 9 luglio 2018
Nel 2018 aperti quattro nuovi centri di smistamento. L'azienda: puntiamo sull'Italia. A maggio l'ispettorato del lavoro aveva chiesto la regolarizzazione per 1300 lavoratori
La sede milanese di Amazon (Fotogramma)

La sede milanese di Amazon (Fotogramma)

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Amazon creerà 1.700 posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia entro la fine dell'anno e investirà circa 800 milioni di euro. I dipendenti passeranno da 3500 a 5.200 dipendenti. Molte assunzioni saranno legate ai nuovi centri di distribuzione che sono stati aperti nell'autunno 2017 a Passo Corese (Rieti) e a Vercelli, al mega-centro di distribuzione a Castel San Giovanni (Piacenza), al customer service di Cagliari, al centro di sviluppo di Torino e alla nuova sede direzionale a Milano che vedrà salire ad oltre 600 i dipendenti entro la fine dell'anno. Dal 2010 Amazon ha investito oltre 1,6 miliardi di euro in Italia. I "1.700 nuovi dipendenti rafforzeranno i nostri team italiani per assicurare consegne più veloci", sottolinea Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon Italia e Spagna.

Dopo l'apertura di due nuovi centri di distribuzione a Passo Corese e Vercelli e di cinque depositi di smistamento nel 2017, Amazon ha aperto dall'inizio dell'anno altri tre depositi di smistamento - a Buccinasco (Milano), Burago (Monza e Brianza) e Roma - e ne aprirà un altro a Casirate (Bergamo). Oltre all'assunzione di responsabili operativi, ingegneri, specialisti nelle risorse umane, specialisti IT e dioperatori che prelevano, imballano e spediscono gli ordini dei clienti, l'azienda sta assumendo anche ruoli altamente qualificati per il Tech Center di Vercelli focalizzati sull'implementazione di processi tecnologici. Al Centro di Sviluppo di Torino sono in corso le selezioni per l'assunzione di ricercatori nell'ambito del riconoscimento vocale e della comprensione del linguaggio naturale.

"La continua creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato nei nostri centri di distribuzione e il nuovo Tech Hub a Vercelli sono una dimostrazione dell'impegno di Amazon in Italia", afferma Fred Pattje, Amazon operations director per l'Italia e la Spagna, segnalando la volontà, di pari passo con l'espansione in Italia, di "garantire un ambiente di lavoro ottimale per i dipendenti, con opportunità di sviluppo professionale, retribuzioni competitive e benefit". Dopo che lo scorso autunno i lavoratori italiani sono entrati per la prima volta in sciopero, la società ha trovato in maggio un accordo pilota con le rappresentanze dello stabilimento di Castel San Giovanni, che ha segnato la fine dell'obbligatorietà del lavoro notturno per gli operai.

Amazon è stata al centro della cronaca in Italia per la vicenda del bracialetto elettronico (l'ipotesi di dotare i dipendenti di un congegno che li guidasse nella preparazione dei pacchi ha sollevato molte polemiche e al momento è rimastata sulla carta) e per l'abuso di contratti interinali nell'area logistica. L'ispettorato del lavoro, al termine di un accertamento notificato il 30 maggio, ha stabilito che l'azienda ha esagerato con i contratti interinali e l'ha invitata a regolarizzare 1.300 lavoratori interinali che lavorano presso la sede di Castel San Giovanni, che dà lavoro a circa 4.000 persone in totale. Amazon ha ancora due mesi di tempo per rispondere ma secondo i sindacati i numeri sarebbero assai inferiori, circa 450 assunzioni. Le due vicende comunque, ispezione nel centro di Piacenza, e nuove assunzioni, sarebbero del tutto scollegate.

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