sabato 12 dicembre 2009
Ultimato l’asse Nord-Sud. Rincari anche sulle vecchie linee. Le Ferrovie fanno notare che i rincari riguardano solo le tratte «a mercato», quelle cioè che non godono di contributi pubblici e ricordano che alla clientela sono offerti sconti e promozioni.
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Si completa l’asse nord-sud dell’alta velocità e Trenitalia accelera anche sui prezzi. L’entrata in vigore domani del nuovo orario ferroviario introduce una mezza rivoluzione nei collegamenti tra le maggiori città italiane in termini di orari, durata e frequenza dei collegamenti. Un balzo in avanti che porta con sé un inevitabile adeguamento tariffario sulle nuove tratte veloci che entrano in esercizio. I passeggeri però, questa è la sorpresa, pagheranno di più anche sulle linee veloci già in funzione e su quelle tradizionali compiute a bordo degli Eurostar city, ribattezzati ora Frecciabianca. In questo caso i rincari medi, dicono da Trenitalia, saranno intorno al 5%. Col nuovo orario viene però eliminato lo sconto del 5% previsto finora per chi acquistava i biglietti on-line. Così le associazioni dei consumatori protestano, e affermano che in seconda classe i rincari reali saranno del 10-15%. «Si tratta di aumenti dovuti al miglioramento del servizio – replicano le Fs – con un forte taglio dei tempi di percorrenza e un aumento della frequenza della corse». Inoltre, secondo l’azienda pubblica, i benefici «grazie a un sistema più integrato saranno estesi anche alle aree non direttamente toccate dal sistema veloce». Prezzi fermi, invece, sui treni regionali e sugli intercity. Ecco qualche esempio.Frecciarossa. La punta di diamante della nuova offerta Trenitalia da Torino a Milano e giù fino a Napoli e Salerno, accorcia i tempi di percorrenza di mezz’ora tra Torino e Milano, e tra Bologna e Firenze, e di qualche minuto anche sulla Roma-Napoli. Sulla Milano-Roma, dove ci saranno 20 collegamenti in più al giorno, il prezzo base della 2a classe sale a 89 euro: se ne pagavano 79 con il biglietto in stazione e 75,10 su Internet. In prima il prezzo aumenta solo per l’acquisto on-line. Sulla nuova Torino-Milano il prezzo in seconda sale da 25 (23,8 su Internet) a 31 euro. Tra Firenze e Bologna (una sorta di metrò intercittadino di lusso con 70 collegamenti al giorno in 37 minuti) si pagano da domani 24 euro invece dei 18 o 19 di oggi. Come detto, i rincari riguardano anche tratte non nuove: così la Milano-Bologna (inaugurata un anno fa) sale da 37,10 aquistando al computer a 41 euro, e la Roma-Firenze da 39,90 a 44. Lo stesso accade per i treni Frecciargento, quelli che viaggiano su linee miste. Ad esempio, il Roma-Venezia beneficierà di un accorciamento delle percorrenze di 40 minuti. Con un aggravio sui prezzi di una decina di euro in seconda classe (da 61,80 a 73). Frecciabianca. È una delle novità della nuova offerta: il nuovo nome degli eurostar-city, i treni più veloci che fanno servizio sulle tratte tradizionali. Tra Genova e Roma il viaggio si accorcia di pochi minuti e il biglietto lievita da 46,60 a 51,50 in seconda e da 65,60 a 72,50 in prima. Tra Napoli e Bari il vecchio eurostar costava (su Internet) 35,70 euro in seconda e 47,10 in prima; da domani se ne pagheranno rispettivamente 47,50 e 63,50. Più cara di circa il 10% anche la Milano-Venezia. Le Ferrovie fanno notare che i rincari riguardano solo le tratte «a mercato» quelle cioè che non godono di contributi pubblici e ricordano che alla clientela sono offerti sconti e promozioni. Secondo una ricerca del Sole 24 Ore, i prezzi dell’alta velocità italiana sono ora paragonabili a quelli europei: leggermente superiori a qualli medi di Francia e Spagna e inferiori a quelli tedeschi. All’estero però l’offerta tariffaria è più diversificata.
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