sabato 3 maggio 2014
La nuova compagnia, 51% in mano a Cai e 49% in quota Etihad, darà vita a quella che potrebbe essere chiamata Alihad. Nella bad company  finiranno la maggioranza dei debiti bancari e parte degli esuberi (3mila dipendenti).
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La trattativa per arrivare al matrimonio con Alitalia e Etihad avrebbe un piano in gran parte definito. Secondo le anticipazione de Il Messaggero nel vertice tra i soci industriali e le banche, è spuntata l'idea che avrebbe messo tutti d'accordo. La creazione di una newco, 51% in mano a Cai e 49% in quota Etihad, che darà vita a quella che potrebbe essere chiamata Alihad. Si tratta, di una nuova società in cui confluirà la parte sana del vettore tricolore: l'operatività in tutti suoi aspetti industriali (voli e slot) e i dipendenti necessari a far volare la compagnia nel numero indicato dagli arabi. Per dare sprint finanziario alla newco è in programma un sostanzioso aumento di capitale che sarà sostenuto, oltre cha da Etihad per circa 560 milioni di euro, anche dai soci italiani (200 milioni) che potranno così fare fronte anche alle maggiori perdite previste per il 2014.Nella bad company finiranno invece - in uno schema già utilizzato in passato proprio per Alitalia - la maggioranza dei debiti bancari, una buona fetta degli esuberi (3mila dipendenti).
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