martedì 30 giugno 2020
Compagnia statale. Lazzerini sarà l'Ad. Patuanelli spera non si ripetano gli errori del passato
Alitalia, riparte da Caio presidente
COMMENTA E CONDIVIDI

Alitalia prova a tornare in pista. Con una società a capitale pubblico, tre miliardi di euro e nuovi vertici. Presidente sarà Francesco Caio, manager delle telecomunicazioni, 62enne nato a Napoli, ingegnere elettronico, un curriculum dirigenziale in Olivetti, Omnitel, Merloni, Avio, Poste Italiane e Saipem. E l’ad Fabio Lazzerini, già manager di Emirates e capo dell’unità di business della compagnia italiana.

Quindi lo Stato nella gestione del trasporto aereo, una sorta di mantra negli ultimi mesi, con il coronavirus che ci ha riportato nel passato a tal punto che tutti i grandi vettori si stanno salvando con l’aiuto dello Stato, da Lufthansa ad Air France alle compagnie americane. Ma la questione è se un’Alitalia pilotata da un’azionista a sua volta pilotato da ragioni politiche eviterà un nuovo sperpero di denaro pubblico.

Le direttive del ministero dei Trasporti puntano sulle rotte a lungo raggio, la clientela business, il turismo, ma pure all’aumento delle tariffe e del numero degli aerei di proprietà rispetto a quelli più costosi in leasing. È la ricetta che ha permesso la sopravvivenza a molte compagnie tradizionali - come la portoghese Tap. In un momento in cui tutti tagliano posti di lavoro, biglietti e rotte, la rotta secondo il Governo non può che essere questa, a tal punto di criticare la precedente gestione commissariale per non averci creduto. E lo Stato dovrà garantire «rotte non sostenibili dal mercato» e qui già si profila “l’arte di coltivare il proprio orticello” assai comune nella nostra classe politica. Resta il fatto che Alitalia ha una flotta di un centinaio di aerei, un nulla rispetto ai più di 700 di Lufthansa e ai più di 500 di Air France Klm e che per resistere avrà bisogno di un partner internazionale. Chi? Il documento del ministero dei Trasporti sottolinea che il fatturato dei voli oceanici è garantito dall’alleanza con gli americani di Delta e che al momento «non esistono piani alternativi».

Il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli spera che Caio e Lazzerini evitino «tutti gli errori del passato» e non si facciano condizionare «da scelte politiche non compatibili con il mercato». Tra qualche legittima perplessità va segnalata la soddisfazione dei sindacati: “Finalmente dopo più di tre anni di gestione commissariale si è sbloccata la nomina dei vertici di Alitalia per l’avvio della newco” commenta il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, che aggiunge: “attendiamo il completamento della squadra manageriale e soprattutto la presentazione del piano industriale”.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: