martedì 16 luglio 2019
Il Gruppo dei Benetton partner per la nuova compagnia insieme al Mef e a Delta Di Maio: «Ma sulla revoca della concessione ad Autostrade nessun passo indietro»
Alitalia, Fs sceglie Atlantia
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Alla fine, nella scelta del quarto socio, ha prevalso il partner più solido e forte che ci fosse nel ventaglio dei soggetti interessati. Dopo quattro ore di consiglio di amministrazione Ferrovie dello Stato ha sciolto le riserve sull’ultimo tassello mancante per far decollare l’operazione Alitalia, includendo Atlantia nella cordata composta anche da ministero dell’Economia e Delta Air Lines. Sono state scartate, dunque, le altre candidature pervenute entro la scadenza. Le tre offerte – rispettivamente del Gruppo Toto, di Claudio Lotito e del patron della compagnia sudamericana Avianca, German Efremovich –, con le relative garanzie, pervenute sul tavolo di Mediobanca, non sono state considerate sufficienti o idonee per allargare ulteriormente le maglie del consorzio. Con la definizione dei protagonisti della newco si è conclusa solo la prima fase di un percorso che resta ancora lungo. Le offerte vincolanti con le quote del consorzio che darà vita alla nuova Alitalia dovrebbero arrivare verso la metà di settembre. In questi due mesi, i quatto partner – Fs, Mef, Delta e Atlantia – lavoreranno alla stesura del piano industriale e alla governance societaria. Nel frattempo però Luigi Di Maio ha commentato la conclusione del primo step vedendoci un nuovo inizio positivo per l’azienda: «Oggi possiamo dire di aver posto le basi per il rilancio di Alitalia ». Sulla scelta di Atlantia, la stessa società messa sotto accusa dal M5s dopo la vicenda del ponte Morandi, il vicepremier non è entrato nel dettaglio.

L’ingresso della società dei Benetton nella cordata della compagnia aerea, tuttavia, non sarà una scelta facile da far digerire all’elettorato grillino e allora il capo politico pentastellato ha giocato sulla difensiva, da una parte sottolineando «l’autonomia» del cda di Fs e assicurando che non c’è alcun «pregiudizio» e dall’altra parte garantendo per l’ennesima volta come sulla revoca della concessione di Autostrade non verranno effettuati passi indietro: «Non si arretra nemmeno di un centimetro». Nelle parole del ministro-vicepremier c’è anche una frecciata polemica indirizzata a Matteo Salvini: «Mentre qualcuno oggi si prendeva un caffè al tavolo e recitava la solita parte, qui abbiamo fatto la differenza». Se Di Maio ostenta soddisfazione, il gruppo Toto, che sperava di far parte del team, ha esternato disappunto: «Prendiamo atto della decisione, restando convinti del valore delle nostre linee guida di piano presentate, basate sulla crescita e sullo sviluppo di Alitalia nel medio e lungo termine». La newco dovrebbe partire con una dotazione di circa un miliardo: quello che al momento è certo è che il Mef parteciperà con il 15%, Delta con un altro 15%, Fs potrebbe arrivare al 35% e una pari quota è attesa da Atlantia, con un esborso di circa 350 milioni. Critiche le opposizioni, con il segretario del Pd Nicola Zingaretti che ha parlato di «confusione» e «opportunismo» da parte del governo.

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