giovedì 26 ottobre 2017
Secondo il Finacial Times ci sarebbero contatti per l'acquisto di tutta la compagnia. Oggi nuovo incontro tra azienda e sindacati
Il fondo Cerberus interessato ad Alitalia. Paleari: azionista stabile
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Ci sarebbe un'offerta "last minute" per Alitalia in grado di evitare la vendita a pezzi. La proposta arriva dal fondo Usa Cerberus che secondo quanto riportato dal Financial Times avrebbe lanciato un'offerta per rilevare la compagnia. Il 16 ottobre è scaduto il tempo per presentare le offerte per Alitalia, per la quale sono arrivate solo proposte di "spezzatino" da parte della tedesca Lufthansa e della compagnia low cost Easyjet. Secondo il Ft Cerberus avrebbe deciso di non presentare in quell'occasione un'offerta perché "ha considerato troppo restrittive le condizioni". Tuttavia il fondo Usa si è sempre mostrato interessato ad Alitalia e sarebbe pronto a investire tra i 100 e i 400 milioni di euro per ottenere il controllo della compagnia, a patto che "venga completamente ristrutturata". Secondo ll giornale britannico Cerberus ha studiato a fondo il dossier Alitalia e si sarebbe incontrato diverse volte con i commissari designati dal governo. Il suo piano contiene anche la richiesta al governo italiano di mantenere una quota della compagnia e ai sindaci propone una forma di "condivisione dei profitti". Ft rivela anche, citando fonti vicine all'operazione, che Cerberus vorrebbe fare di Alitalia una compagnia "sostenibile, competitiva e indipendente" attraverso un'offerta per l'intera società e sarebbe disposto ad avviare una riorganizzazione. Ci sarebbe però scetticismo da parte del governo italiano riguardo a questa offerta arrivata fuori tempo massimo. Non avendo rispettato le scadenze previste il fondo dovrebbe presentare un'offerta insieme a Lufthansa o Easyjet, oppure aspettare che si concluda la procedura di valutazione delle offerte già presentate. Per oggi è fissato un nuovo incontro tra l'azienda e i sindacati.

Cerberus e la mancata scalata a Chrysler. Fondato negli Usa nel 1992, Cerberus opera nei fondi di investimento, è un fondo di private equity (rileva quote di una società acquisendo sia azioni esistenti da terzi sia sottoscrivendo azioni di nuova emissione apportando così nuovi capitali). È specializzato in particolare in "investimenti in difficoltà" e conta più di 40 miliardi di dollari in gestione in fondi e conti. Gli investimenti sono tra i più vari, dai fondi pensionistici privati, a compagnie di beneficenza e assicurative, a fondi sovrani. Cerberus ha legato il suo nome alla vicenda di Chrysler: nel 2007 con altri 100 investitori, acquistò l'80% della casa automobilistica con l'obiettivo di rafforzare il mercato delle quattro ruote. Ma il piano fallì, e nel 2009 Cerberus rinunciò alla sua quota di capitale e alla proprietà imposta come condizione dal ministero del Tesoro degli Stati Uniti afronte del salvataggio della società. Con sede a New York, Cerberus mantiene comunque investimenti nelle società automobilistiche, avendo in Chrysler e GMAC (il settore finanziario della General Motors) circa il 7% del proprio patrimonio.

Paleari: Alitalia ha bisogno di azionista stabile. "Con Cerberus abbiamo avuto incontri e i rappresentanti del fondo hanno avuto accesso alla data room. In questo momento siamo nella fase di valutazione di quanto pervenuto il 16 ottobre e non posso aggiungere altro". Lo afferma Stefano Paleari, uno dei tre commissari di Alitalia, in un'intervista al Sole 24 Ore. "Alitalia ha bisogno di un azionista stabile e con adeguate risorse da investire per lo sviluppo. Non conta se a comprare sia un fondo di private equity come Cerberus o un grande vettore internazionale: ciò che importa è che si presenti all'amministrazione straordinaria con un forte e sostenibile piano industriale, con una visione di lungo periodo e con un'offerta adeguata al valore che può creare Alitalia", dichiara Paleari. Il secondo semestre del 2017 si chiuderà con un ebitda in sostanziale pareggio e che entreremo nel 2018 con una dotazione finanziaria di oltre 800 milioni di euro, di poco inferiore al prestito ponte ricevuto. I ricavi per la prima volta da alcuni anni sono tornati a crescere e siamo riusciti a tagliare nel complesso oltre 130 milioni di euro di costi operativi su base annua.

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