lunedì 2 giugno 2014
Le due compagnie hanno annunciato di essere pronte ad avviare il negoziato finale. Ancora da chiarire la gestione dei debiti e degli esuberi.
COMMENTA E CONDIVIDI
Etihad è pronta ad investire 600 milioni di euro in Alitalia, ma alle sue condizioni. Ieri, dopo che il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha anticipato l'accelerazione nella trattativa indicando l'importo dell'investimento, in un comunicato congiunto, le due compagnie hanno annunciato di essere pronte ad avviare il negoziato finale per arrivare all'ingresso della compagnia emiratina nel capitale del vettore italiano. Il negoziato avrà come base un documento che Etihad invierà all'Alitalia in questi giorni e che, si legge nel comunicato, "preciserà le condizioni e i criteri per il proposto investimento nel capitale da parte della compagnia che, negli ultimi mesi, ha negoziato con Alitalia e i suoi stakeholder". "Siamo lieti - ha commentato James Hogan, presidente e chief executive officer di Etihad Airways - di poter andare avanti con questa operazione e confidiamo di raggiungere la positiva conclusione della transazione proposta ad Alitalia. Una partecipazione azionaria in Alitalia sarà utile non solo alle due compagnie, ma ciò che più conta è che questa partecipazione darà più scelta e maggiori opportunità di viaggio a chi si muove per affari o per turismo da e per l'Italia"."È un'eccellente prospettiva per Alitalia - ha aggiunto l'ad della compagnia italiana Gabriele Del Torchio -. Questo investimento assicurerà una stabilità finanziaria ed è la conferma del ruolo chiave di Alitalia quale asset infrastrutturale strategico per lo sviluppo del settore dei viaggi e del turismo nel nostro Paese"."Siamo lieti - ha poi concluso il presidente dell'Alitalia, Roberto Colaninno - che l'operazione prosegua con Etihad Airways che rappresenta per Alitalia un partner strategico ideale per rafforzare le prospettive di crescita a lungo termine della compagnia". Da parte sua, prosegue il comunicato, "il Governo Italiano riconosce l'importanza strategica di questa operazione e guarda favorevolmente alla collaborazione fra Etihad Airways e Alitalia", con ciò a ribadire ancora una volta che Palazzo Chigi accompagnerà l'accordo con un sostegno soprattutto sul fronte occupazionale, in vista della dichiarazione di esuberi che dovrebbero aggirarsi sulle 3mila unità, anche se dal fronte italiano si spera di contenerli in 2.600.Dopo che Etihad avrà rese note le sue condizioni finali per l'intesa si dovrà riunire il Cda dell'Alitalia e poi l'assemblea, che dovrà ratificare l'accordo che, assicurano le due compagnie "sarà in linea con le regole dell'Unione Europea e gli altri requisiti normativi".Resta ora da capire quali saranno le condizioni finali proposte da Etihad che, a questo punto, non saranno quelle suggerite dall'Alitalia nella sua lettera di risposta del 15 maggio scorso. In particolare, gli arabi potrebbero chiedere un ulteriore sacrificio alle banche italiane su fronte del debito. Finora, gli istituti creditori di Alitalia, si sono dichiarati disponibili a cancellare un terzo degli oltre 500 milioni di esposizione verso Alitalia, convertendo il resto in una partecipazione azionaria. Anche la questione occupazionale resta da chiarire, ovvero se il vettore di Abu Dhabi intenda, o meno, procedere alla sigladell'accordo solo dopo aver risolto la questione degli esuberi. In questo caso una convocazione dei sindacati avverrebbe subito dopo la comunicazione delle condizioni finali da parte di Etihad.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: