venerdì 15 dicembre 2017
Entro il 15 febbraio gli impianti passeranno, attraverso Invitalia, alla società svizzera Sider Alloys; la settimana prossima sarà sottoscritto un preaccordo
Alcoa passa a Sider Alloys. Gli svizzeri: ripresa sarà dura
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Natale migliore i lavoratori dell’ex Alcoa di Portovesme non potevano immaginare: gli stabilimenti torneranno a produrre come fino al 2012 quando dalla fabbrica uscivano 155mila tonnellate di alluminio primario. Il percorso è segnato: entro il 15 febbraio gli impianti passeranno, attraverso Invitalia, alla società svizzera Sider Alloys; la settimana prossima sarà sottoscritto un preaccordo, dall’11 gennaio inizierà il confronto tra le organizzazioni sindacali e i vertici della nuova proprietà sul piano industriale.

La buona notizia l’ha data ieri mattina il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, ai sindacalisti durante l’incontro che doveva essere decisivo per le sorti dell’impianto sulcitano. Il ministro l’aveva promesso ai sindacati: li avrebbe convocati solo per annunciare fatti e azioni concrete. È stato di parola. Far ripartire lo stabilimento Alcoa di Portovesme «è una missione durissima e in pochi ci hanno creduto», ha detto l’amministrato- re delegato di Sider Alloys Giuseppe Mannina ringraziando pubblicamente il ministro e il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli «per il loro coraggio e la loro caparbietà».

Il segretario generale dei metalmeccanici Cisl ha commentato: «È la vittoria di chi non ha smesso di combattere per il lavoro». «Va riconosciuto che il Ministro Calenda – ha aggiunto il numero uno Fim – ha posto le basi per la soluzione della vertenza su fronti molteplici, finanche al decreto sugli energivori e ieri ha incontrato nuovamente Alcoa». «Si apre una prospettiva di sviluppo – ha detto Rocco Palombella, segretario generale Uilm – per una delle province più povere come reddito procapite in Italia ». «Finalmente ci si incammina per la strada giusta e questo è importante per i lavoratori, per la Sardegna e per il Paese tutto» ha aggiunto la segretaria nazionale della Cisl, Annmaria Furlan, ieri a Cagliari per l’elezione del nuovo segretario regionale del sindacato, Gavino Carta: «Non era accettabile perdere una lavorazione di pregio come quella svolta nello stabilimento di Portovesme. Spero di poter dire che finalmente iniziamo a maturare fondate speranze che il problema si risolva con la soddisfazione del lavoro ».

Dai primi di gennaio dovrà essere messo a punto con le istituzioni locali un accordo di programma che favorisca l’investimento, il ricondizionamen-to dell’impianto e il riavvio della produzione. L’azienda svizzera ha effettuato nei mesi scorsi due diligence, sopralluoghi con tecnici americani per predisporre il progetto esecutivo da sottoporre ai sindacati e anche al Governo. Il 22 dicembre al presidio degli operai di Alcoa davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme ci sarà anche il ministro Carlo Calenda. «I festeggiamenti li rimandiamo a quando uscirà dalla fabbrica il primo prodotto. In questi casi meglio essere prudenti e scaramantici. Però vengo il 22 a trovarvi al presidio. La pizza la porto io», ha scritto ieri su twitter il ministro rispondendo ad un lavoratore del Sulcis.

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