martedì 14 ottobre 2014
Meno burocrazia e più formazione sul campo, allo Yif nasce un nuovo modello di scuola. Tre giorni di orientamento per contrastare dispersione e disoccupazione (nella foto Mariano Berriola, presidente di Italia Orienta e ideatore dello Yif).
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"Abbiamo deciso di stanziare 100 milioni di euro per i laboratori scolastici di tutta Italia". Quella che Francesco Luccisano, capo segreteria tecnica del Miur, ha presentato oggi a Roma durante la consultazione pubblica sulla Buona Scuola – in apertura dello Young International Forum - è una scuola più concreta e aperta, con nuovi laboratori e aule sempre a disposizione dei ragazzi. Idee condivise anche da presidi, docenti, studenti e genitori che oggi per la prima volta si sono ritrovati insieme all’ex Mattatoio Testaccio di Roma per ribadire la necessità di una formazione fatta con meno burocrazia e più concretezza, dove l’orientamento, ma anche lo sport abbiano il loro giusto spazio."L’orientamento è un percorso da costruire, non può essere affidato solamente a una persona, per questo ormai 20 da anni portiamo avanti il nostro impegno con gli studenti", ha sottolineato Mariano Berriola presidente di Italia Orienta e ideatore dello Yif.  Parla invece di "una nuova sfida sul tema dell’orientamento", Antonio Cocozza, direttore scientifico Fondazione Italia Orienta: "Quello che dobbiamo fare è fornire nuove competenze ai nostri ragazzi".Tra le finalità della tre giorni c’è la volontà di ritornare a parlare di scuola non solo sporadicamente, ma ogni giorno grazie al coinvolgimento dei principali protagonisti. "Il fulcro della scuola - ha suggerito Fabrizio Azzolini, presidente Associazione Italiana Genitori - sta nel patto di corresponsabilità educativa: tutti dobbiamo fare una piccola parte". Quello che bisogna evitare in questa consultazione pubblica – secondo Paolino Marotta, presidente Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – "è creare steccati tra le categorie, la riforma deve coinvolgere tutto il comparto scolastico".Punta il dito, invece, contro una mancata formazione dei professori e una forte burocratizzazione del sistema, Mario Rusconi, vicepresidente nazionale Anp. "Basta parlare di management per la scuola – ha precisato - concentriamoci su quello che manca: la formazione per i professori, una colpa da attribuire in parte ai sindacati".Una scuola 'del fare' è invece quella proposta da Corrado Barazzutti, capitano nazionale Davis di tennis che ha ricordato come sport e aule possono convivere. "Ricordo – ha detto rivolgendosi agli studenti presenti – che molti professori hanno cercato di interrompere il mio percorso sportivo; eppure durante la mia vita professionale è stato proprio grazie allo sport che ho viaggiato, ho imparato lingue, ho conosciuto mondi diversi: anche questa è cultura, anche perché in questo settore siamo indietro rispetto ad altri Paesi europei". "Quello che manca oggi – anche secondo Dino Mengucci, fondatore del progetto educativo Panta Rei – è una formazione fatta sul campo, la vera educazione del cuore".A chiudere l’incontro su #labuonascuola Francesco Luccisano, capo segreteria tecnica del MIUR. “La scuola per noi sta prima di tutto – ha sottolineato - per questo quest’anno abbiamo deciso di investirci oltre un miliardo in più. Abbiamo aperto una consultazione pubblica perché vogliamo ascoltare il punto di vista di tutti, combattere la dispersione scolastica (oggi al 17% e molto più alta rispetto alla media europea) e lavorare sull’alternanza scuola lavoro.Lo Young International Forum è un progetto della Fondazione educativa Italia Orienta in collaborazione con il Corriere dell’Università Job e Affaritaliani.it, e con l’adesione del Presidente della Repubblica. La manifestazione continuerà il 15 e il 16 ottobre a Roma, sempre presso l’ex Mattatoio Testaccio di Roma.
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