mercoledì 17 ottobre 2012
​La Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita "per capire se le agevolazioni fiscali e previdenziali introdotte dall'Italia a favore dalle imprese delle zone colpite da calamità naturali rispettano la normativa dell'Unione sugli aiuti di Stato".
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La Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita "per capire se le agevolazioni fiscali e previdenziali introdotte dall'Italia a favore dalle imprese delle zone colpite da calamità naturali rispettano la normativa dell'Unione sugli aiuti di Stato".In generale, Bruxelles "teme che le agevolazioni concesse non si limitino a compensare il danno realmente subito" ed in particolare "che non tutti i beneficiari degli aiuti siano imprese che hanno subito realmente un danno causato da una calamità naturale, che in alcuni casi il danno non sia stato causato unicamente da una calamità naturale e che gli aiuti non si limitino sempre a compensare questo danno".La Commissione dubita inoltre della compatibilità delle misure con le norme sugli aiuti di Stato: queste stabiliscono, infatti, che gli aiuti pubblici destinati a ovviare ai danni causati dalle calamità naturali non devono superare il danno realmente subito. Se, alla fine dell'indagine, si rilevasse che le misure sono incompatibili con la normativa dell'Unione sugli aiuti di Stato, l'Italia "dovrà recuperare gli aiuti versati ai beneficiari". Nel frattempo la Commissione ha chiesto all'Italia di bloccare le misure fino a quando non ne avrà accertato definitivamente la compatibilità.
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