lunedì 2 dicembre 2013
​Da qualche anno si registra una domanda di plurimandatari italiani in Paesi come la Germania, l'Austria, i Balcani, e la Francia, in comparti come il meccanico, l'alimentare e l'edilizia.
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L'agente di commercio è un lavoro che ha saputo fronteggiare gli effetti della crisi. Il numero degli agenti di commercio operanti in Italia, infatti, rimane stabile, a circa 240 mila. È quanto emerge dal centro studi di Network Agenti. Il 35% delle richieste di lavoro da parte delle aziende riguarda agenti e rappresentanti di commercio: agenti, esperti contabili e tecnici informatici rimangono ai vertici delle professioni più richieste.Alle cessazioni di attività ha fatto fronte l'entrata di giovani in cerca di prima occupazione e di soggetti in età matura (45-50 anni) espulsi dal mondo del lavoro, rispettivamente +4,6% e +7,2%, da settembre 2009 a settembre 2013.A ciò si aggiunge il fenomeno diffuso di aziende che trasformano parte della propria forza vendita da occupata in autonoma, per risparmiare sui costi del lavoro. In pratica, le aziende chiedono ai propri venditori di divenire collaboratori come agenti di commercio indipendenti.Una prospettiva interessante per gli agenti di commercio italiani è quella dell'internazionalizzazione. Daqualche anno si registra, infatti, una sensibile domanda di agenti plurimandatari italiani in Paesi come la Germania, l'Austria, i Balcani, e la Francia, in settori come il meccanico, l'alimentare e l'edilizia, +3,8% rispetto al settembre 2009.
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