mercoledì 18 dicembre 2019
Il 12% afferma di ricevere un documento a suo dire troppo confusionario, un 15% dice addirittura di non leggerla mai
Un italiano su quattro non sa leggere la busta paga
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La nuova indagine di Adp - multinazionale leader nell’Human Capital Management - Workforce View in Europe 2019 ha preso in considerazione oltre 10mila dipendenti in Francia, Germania, Italia (1.400), Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Regno Unito, approfondendo le modalità con cui essi si occupano delle problematiche attuali del lavoro e del futuro del lavoro.

Tra le varie domande una in particolare desta curiosità. È stato infatti chiesto agli italiani: capiresti se nella tua busta paga ci fosse un errore? il 73% ha risposto sì (il 76% degli uomini e il 70% delle donne), ma vi è un 27% che non ne è per niente sicuro. Il 12% afferma di ricevere un documento a suo dire troppo confusionario, un 15% dice addirittura di non leggerla mai.

«Il Payroll in Italia è oggi fra i più complicati al mondo, con una sovrapposizione storica di provvedimenti, leggi e norme, alcuni risalenti ai primi decenni del XX secolo; si aggiungono poi frequenti cambiamenti nelle prassi operative e un complesso sistema contributivo-fiscale, in parte basato su criteri nazionali e in parte articolato su più livelli territoriali e settoriali. È in effetti un documento complesso, ma il lavoratore è il primo che deve saperlo leggere», afferma Virginia Magliulo, presidente Global View Adp.

Analizzando le diverse fasce d’età, emerge che i più menefreghisti sono i giovani dai 16 ai 24 anni. Anche in questa fascia è il 27% ad affermare di non capire bene la propria busta paga, ma ben il 19% conferma che è così perché proprio non la legge. I più attenti? Gli over 55 dove solo il 13% dice di non leggerla (con una percentuale di “non la capisco” che è comunque del 26%).

«Sono delle percentuali incredibili se pensiamo che siamo nell’epoca dei cedolini online, quando tutto arriva ormai direttamente sullo smartphone – dichiara Magliulo -. La busta paga è un documento essenziale, che va costantemente monitorato dal lavoratore, non solo per controllare l’importo dello stipendio, ma anche i giorni di ferie, il numero dei Rol, le tasse pagate. Non leggere la busta paga è una mancanza molto grave. I datori di lavoro sono tenuti a norma di legge a fornire un cedolino a tutti i dipendenti (ogni volta che ricevono un pagamento) che delinea i guadagni e le detrazioni fiscali per quel periodo. Ciò è particolarmente importante per i lavoratori il cui reddito fluttua a causa del lavoro a turni o con ore irregolari».



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