martedì 30 maggio 2017
Parere favorevole da Bruxelles a patto che Telecom venda le sue quote di Persidera. L'antitrust aveva sollevato dubbi su
Telecom, ok condizionato a controllo Vivendi
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La Commissione europea ha approvato l'acquisizione del controllo de facto di Telecom Italia da parte di Vivendi. La decisione è subordinata alla cessione delle quote detenute da Telecom Italia in Persidera, operatore di rete per i multiplex digitali. La proprietà di Persidera è al 70% è di Tim, e il 30% è del gruppo Gedi, ex gruppo l'Espresso.

L'antitrust aveva rilevato che, successivamente alla transazione, Vivendi avrebbe avuto un incentivo ad aumentare i prezzi applicati ai canali televisivi sul mercato dell'accesso all'ingrosso delle reti televisive del digitale terrestre, in cui Persidera e Mediaset detengono ciascuna una quota significativa. "I benefici di una tale strategia sarebbero stati ottenuti direttamente attraverso Persidera o indirettamente attraverso la partecipazione azionaria di minoranza in Mediaset, poiché gli altri attori attivi sul mercato non rappresentano un'alternativa sostenibile per i canali televisivi. Di conseguenza i canali televisivi avrebbero dovuto sostenere costi maggiori per raggiungere il loro pubblico in Italia", scrive la Commissione.

Altra preoccupazione esaminata è stata "l'eventualità che la relazione fra le attività di Vivendi in Italia (pubblicità,musica, televisione e giochi mobili) e le attività di Telecom Italia nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili possa sollevare problemi di concorrenza". Ma su questo la Commissione ha concluso che Vivendi "non avrebbe la capacità o l'incentivo per escludere altri concorrenti dai mercati di rilievo". Perciò per "risolvere le questioni di concorrenza identificate dalla Commissione, Vivendi si è impegnata a cedere le quote detenute da Telecom Italia in Persidera", spiega Bruxelles, aggiungendo che "alla luce dei rimedi proposti la Commissione ha concluso che la transazione proposta, nella sua veste modificata, non ridurrebbe la concorrenza nell'area economica europea o in una sua parte sostanziale, Italia compresa". Ma precisa che la decisione è subordinata "al pieno rispetto degli impegni".

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