lunedì 7 gennaio 2013
​Il Comitato raggiunge un'intesa per posporre l'entrata a regime dei nuovi criteri di liquidità. Piazze in calo anche se i titoli bancari crescono. Milano a -0,38%, balza Mps.
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​Il nuovo accordo sugli standard di liquidità previsti dalle regole di Basilea 3, che ha alleggerito i requisiti e rivisto la le tempistica, offre una boccata di ossigeno alle banche europee, al centro di acquisti in Borsa. Il Comitato di Basilea ha raggiunto un accordo per posporre l'entrata a regime dell'accordo sui nuovi criteri di liquidità che ora inizieranno a essere implementati gradualmente a partire dal 2015, fino al 2019, ampliando la gamma di strumenti che le banche devono avere a disposizione per fronteggiare situazioni di stress finanziario. In particolare, nella definizione di asset liquidi vengono inserite alcune azioni, strumenti garantiti da mutui ipotecari e bond societari con un più basso livello di rating. Agli istituti di credito è stato così concesso ieri un margine temporale di quattro anni per la progressiva entrata in vigore delle nuove norme. Nel 2015 i ratios dovranno essere rispettati almeno al 60%, per poi arrivare al 100% nel 2019.BORSE EUROPEE, CHIUSURE NEGATIVELe Borse europee chiudono in calo sulla scia dell'andamento negativo di Wall Street. Pesano i realizzi,che annullano i forti acquisti sul settore bancario innescati dal rilassamento delle regole di Basilea 3. Tra i titoli in evidenza spiccano quindi Commerzbank (+3,63%), Deutsche Bank (+2,63%), Credit Agricole (+3,05%), SocGen (+2,40%), Barclays (+3,41%) e Bankinter (+9,38%). Il Dax di Francoforte cede lo 0,56% a 7.732,66 punti, il Cac 40 di Parigi perde lo 0,68% a 3.704,64 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra dello 0,41% a 6.064,58 punti.PIAZZA AFFARI A -0,38%, MA BALZA MPSChiude con il segno negativo la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che cede sul finale lo 0,38% a 16.895 punti e l'All Share in calo dello 0,31% a 17.836. Le prese di beneficio, dopo un avvio d'anno scoppiettante, hannoportato il mercato italiano al primo ribasso del 2013, in linea con le principali piazze europee e con Wall Street. Sul listino, euforia nel comparto bancario dopo l'accordo su Basilea 3; in evidenza, in particolare, Mps, al secondo balzo consecutivo. Scendono invece gli energetici e Telecom, contrastati gli industriali. Archiviati i giorni di festa, risale a 2,6 miliardi il controvalore degli scambi. Sale del 6,89% a 0,28 euro per azione Mps, che in giornata ha visto passare di mano il 10,2% del capitale sociale. In rialzo tutte le banche, da Unicredit (+1,8%) e Intesa Sanpaolo (+1,59%) alle popolari (Banco Popolare +3,77%, Bpm +1,34%). Poco mossa Generali (-0,07%) che riunisce in serata un cda straordinario sulla joint venture con la ceca Ppf.Tra gli energetici, Eni chiude in calo dell'1,37% ed Enel dell'1,85%; scivola Tenaris (-2,6%), brillante, invece, A2a (+1,89%). Sale Buzzi (+0,74%) mentre scende Impregilo (-0,65%). Nel comparto industriale, segni positivi per Fiat (+0,1%) e Pirelli (+0,73%) ma Fiat Industrial perde l'1,08% e Finmeccanica lo 0,47%. Ribasso per Telecom (-1,69%); bene Stm (+2,42%) e Mediaset (+1,9%). Nel lusso, Tod's cede il 2,11%.Fuori dal Ftse Mib vola Immsi (+18,24%) spinta dalle speculazioni sull'ipotesi di uscita da Alitalia (di cui detiene il 7,1%) nonchè dai dati sul 2012 comunicati da Piaggio (+3,7%). Dopo la giornata di campionato, sale la Ss Lazio (+6,38%) mentre perdono terreno As Roma (-2,96%) e Juventus (-1,23%).
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