mercoledì 19 aprile 2017
I sì sono stati 140, i no 49, gli astenuti 31. E il referendum Cgil si prepara a essere depennato. Buoni lavoro già acquistati validi fino al 31 dicembre
Aboliti i voucher e reintrodotta la responsabilità negli appalti
COMMENTA E CONDIVIDI

Con l'ok definitivo del Senato, dopo il via libera della Camera il 6 aprile scorso, senza modifiche al decreto legge del 17 marzo, l'abolizione dei voucher e la reintroduzione della responsabilità solidale negli appalti
diventano legge. I sì sono stati 140, i no 49, gli astenuti 31. E il referendum Cgil si prepara a essere depennato.

L'abrogazione dei voucher e la reintroduzione della responsabilità solidale negli appalti sono i due temi oggetto dei due quesiti referendari promossi dalla Cgil, a sostegno dei quali il sindacato guidato da Susanna Camusso aveva raccolto a luglio scorso oltre 3,3 milioni di firme (compreso anche il quesito sull'articolo 18, che però la Corte costituzionale non ha dichiarato ammissibile). La data per il voto è stata fissata a domenica 28 maggio. Ma, in attesa della decisione ufficiale che spetta alla Cassazione, il referendum è destinato a saltare. Ora obiettivo della Cgil è "conquistare" la Carta dei diritti universali del lavoro, la proposta di legge di iniziativa popolare, incardinata in commissione Lavoro alla Camera.

I voucher, o buoni lavoro, del valore nominale di 10 euro (7,50 euro netti), nati nel 2003, ma di fatto diffusi a partire dal 2008, sono stati introdotti per regolare il lavoro accessorio: dalle raccolte stagionali come le vendemmie ai servizi domestici. Più volte modificati e pian piano estesi in diversi settori, hanno conosciuto negli anni un boom: si è passati dai quasi 536 mila venduti nel 2008 ai quasi 134 milioni venduti nel 2016, con un aumento pari a +25.000%. Un incremento esponenziale che per la Cgil non ha fatto altro che aumentare la precarietà. Tuttavia, come indicato anche dall'Inps, l'incidenza nel complesso è risultata minima: in tutto il 2015 ne sono stati riscossi quasi 88 milioni (a fronte di oltre 115 milioni venduti) che "rappresentano solo lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia". I voucher già acquistati entro il 17 marzo scorso potranno essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017. Continuano ad essere erogati, invece, i voucher baby sitting, fino a nuove indicazioni da parte del ministero del Lavoro. Governo e Parlamento si preparano a mettere in campo nuove norme per il post-voucher, differenziate per imprese e famiglie.

Si ripristina la piena responsabilità in solido tra l'impresa appaltante (committente) e l'appaltatore nei confronti dei lavoratori nei casi di appalto e di subappalto: si punta così a garantire il pagamento dei trattamenti retributivi e contributivi ai lavoratori, anche in caso di cambio di appalto e di eventuali violazioni, con la possibilità di "reclamarli" direttamente al committente.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: