giovedì 7 aprile 2016
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A2a ritorna all’utile e rilancia la sua sfida. La società, quotata in Borsa, batte gli obiettivi del 2015 e con il nuovo piano strategico 2016-2020 prospetta più investimenti al territorio e più cedole al mercato, oltre confermare l’intenzione di cercare nuove aggregazioni prendendo spunto dal modello di 'multiutility dei territori' che ha recentemente portato a chiudere l’accordo con Linea Group Holding (LGH). Come emerge dai conti approvati dal Cda, il bilancio al 31 dicembre 2015 mostra profitti netti consolidati per 73 milioni di euro, nonostante svalutazioni di attivo di competenza per 214. In ulteriore miglioramento il debito finanziario netto, che a fine anno si attesta a 2.897 milioni. Nell’assemblea del prossimo 19 maggio sarà proposta, tra l’altro, la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,041 euro per ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione (corrispondente ad un monte cedole di circa 126 milioni di euro, la metà destina ai Comuni di Brescia e Milano che controllano la Spa), in crescita di circa il 13%, prelevando l’importo dalle altre riserve disponibili. Soddisfatto il presidente, Giovanni Valotti, per il quale i progressi compiuti «ci consegnano un’A2a con le spalle larghe, capace di fronteggiare scenari di mercato più complicati ». Il piano alza gli investimenti nel quinquennio a 2,2 miliardi e conferma l’obiettivo di un raddoppio del dividendo già nel 2019, arrotondando la cedola, inizialmente prevista a 0,036 sia quest’anno che nel 2017, a 0,041 euro. Nel 2020 il Mol è atteso a 1,3 miliardi, contro gli 1,05 miliardi del 2015. «Un piano prudente e credibile», ha detto Valotti, ricordando che le previsioni non includono l’apporto di 250- 300 milioni di margine operativo lordo che potranno essere generati da una serie di progetti e dalle aggregazioni, inclusa quella di LGH. In tema di alleanze l’amministratore delegato, Luca Valerio Camerano, si è concentrato su Acsm-Agam, multiutility di Monza e Como. «Già partecipiamo e contribuiamo alla gestione – ha detto – un rafforzamento della partnership rientra nella logica strategica definita nel piano». Valotti ha invece aperto all’ipotesi di un aumento di capitale a sostegno della crescita. «Eventuali operazioni sul capitale sarebbero positive se accompagnate ad importanti investimenti di sviluppo dell’azienda», ha detto riguardo al possibile ingresso di un altro socio (Cdp) accanto ai Comuni. Il discorso è comunque rinviato a dopo le elezioni del sindaco di Milano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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