giovedì 7 marzo 2019
Il "Giardino delle Ortensie" a Bergamo è una struttura abitativa innovativa della cooperativa Kaleidos
Una casa per over 60 con problemi psichici
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Un attico nel centro di Bergamo dove vive un piccolo gruppo di persone con fragilità psichica, un servizio di consulenza per le malattie genetiche rare e un progetto innovativo di assistenza on-line ai malati cronici. La cooperativa Kaleidos dal 2005 si occupa di rispondere ai bisogni legati al disagio psichico ma non solo. «Il nostro obiettivo è fornire servizi di innovazione sociale partendo da progetti concreti » spiega il presidente Marco Crimi. Uno di questi è «Il giardino delle Ortensie»: una struttura dove viene fornita assistenza 24 ore al giorno a persone ultrasessantenni che hanno da poco completato un programma riabilitativo in una comunità protetta e non hanno un livello di autosufficienza tale da poter vivere da sole. «Si tratta di un ambiente molto familiare in cui un’équipe multidisciplinare composta da infermieri, personale di supporto, educatori e massoterapisti, si occupa del benessere di queste persone». La struttura è inserita nel contestato territoriale grazie anche alla collaborazione con la parrocchia e alla presenza di volontari. «Il giardino delle Ortensie» ha avuto un riconoscimento anche dal comune di Bergamo come unità abitativa innovativa per persone con disagio psichico cronico che non possono tornare alla loro vita di prima. Gli utenti al momento sono sei e le situazioni sono le più diverse. Si va da un soggiorno 'breve' per dare qualche mese di sollievo alle famiglie, per esempio per le vacanze estive, ad utenti che si trovano nella struttura da diversi anni perché non hanno familiari. Molti arrivano direttamente dalle comunità protette ad alta intensità come la residenza il Poggio nella quale la cooperativa ha in appalto i servizi di assistenza infermieristica e socioeducativa. In queste strutture però le persone assistite possono fermarsi da tre a sei anni, poi devono trovare una casa e in questo 'passaggio' si inserisce la necessità di nuove formule abitative.

Un altro settore di intervento di Kaleidos riguarda le malattie genetiche rare, circa 7mila quelle riconosciute, attraverso un servizio di consulenza tecnico-scientifico denominato «Genome-access». La cooperativa si rivolge direttamente al paziente o alle associazioni. Vengono offerti supporti tecnicoscientifici come l’analisi del dna ma anche amministrativi come la creazione di una lista di persone, raccolta fondi, gestione manageriale dei fondi. «Un altro servizio che stiamo sviluppando è la telemedicina insieme ad altri partner – spiega Crimi –. Si tratta di una piattaforma, di nome Net-medicare che consente di erogare consulenza medica via internet al paziente anziano che ha bisogno di un’assistenza continuativa di tipo medico o infermieristico ma che magari ha problemi logistici». L’obiettivo è quello di fornire insomma un percorso di continuità assistenziale a chi è affetto da una malattia cronica offrendo una «medicina di prossimità » che renda possibile l’integrazione tra la dimensione ospedaliera e quella territoriale. Il primo ambito di intervento, in linea con la mission di Kaleidos, è stato appunto quello della tele-psichiatria.

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