martedì 20 marzo 2018
Il capo della polizia di Tempe descrive il video dello scontro: «La donna è apparsa all'improvviso, era molto difficile evitare l'impatto». Indagano le autorità nazionali di sicurezza stradale.
La scena dell'incidente di Tempe (Ansa)

La scena dell'incidente di Tempe (Ansa)

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L’incidente di Tempe in cui una Volvo Xc90 a guida autonoma di Uber ha investito e ucciso una donna che attraversava la strada non sembra essere stato causato da un difetto del sistema di autopilota.

Sylvia Moir, capo del commissariato di polizia della città dell’Arizona, ha descritto al San Francisco Chronicle il video dell’incidente registrato dalle due telecamere dell’auto di Uber: «Per come la donna è apparsa sulla strada dall'ombra, è molto chiaro che sarebbe stato difficile evitare lo scontro, a prescindere dalla modalità di guida, umana o autonoma». Moir ha spiegato che la vittima, la 49enne Elaine Herzberg, probabilmente una senzatetto, ha attraversato la strada all’improvviso, portando a mano la sua bicicletta.

Al momento dell’incidente mortale, nella notte tra domenica e lunedì, l’auto andava a 38 miglia all’ora (circa 60 chilometri orari) in una zona dove il limite è di 35 miglia orarie. Il tutto è avvenuto a un centinaio di metri dalle strisce pedonali. «La guidatrice ci ha detto che è stato un flash, si è accorta dello scontro quando ha sentito il rumore dell’impatto» ha aggiunto la poliziotta.

Alla guida dell'auto, come co-pilota con l'incarico di intervenire nel caso emergenza, c'era Rafaela Vazquez, 44 anni, che non ha avuto nemmeno il tempo di frenare. Sono dettagli, ma secondo Azcentral, il sito di informazione dell’Arizona della rete di Usa Today, agli inizi degli anni 2000 Vazquez ha fatto quattro anni di prigione per una condanna per tentata rapina a mano armata.

Moir ha concluso che, in via preliminare, le sembra improbabile che si possa attribuire a Uber – che per il momento ha sospeso gli esperimenti sulla guida autonoma – la colpa di quanto successo. Non si esclude che potenzialmente possa essere coinvolta in un’eventuale accusa, la prima con al centro un'auto che si guida da sola, anche Vazquez. Le indagini sono affidate all'ente nazionale americano per la sicurezza nei trasporti e a quello per la sicurezza stradale.

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