sabato 21 novembre 2020
Una video-fiaba per spiegare ai figli che la sua aziende era fallita ha consentito ad Andrea Visconti di avviare una nuova attività di comunicazione
Andrea Visconti

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Una startup nata da un’intuizione giusta ma in un momento sbagliato e una video-fiaba per raccontare ai propri figli il sapore dolce-amaro del fallimento. Perché a volte lasciare andare un progetto, anche se a lungo coltivato, può significare raggiungere una nuova meta. Il viaggio – vale a dire l’averci provato – è già un successo. La storia di Andrea Visconti di Torino, 33 anni e tre figli, è quella di un giovane imprenditore che si è trovato a fare i conti con un sogno andato in pezzi e con la difficoltà di dover spiegare ai bambini, all’epoca solo due e piccolissimi, che «anche se l’azienda di papà era fallita, non era fallito papà». Il pallino dell’imprenditoria ce l’aveva nel sangue: mentre studiava all’università aveva iniziato ad organizzatore di eventi, poi era stato reclutato come "brand manager" da una grossa azienda piemontese. Ma non aveva accantonato l’idea di una sua attività. Così insieme ad un socio ha ideato un’app per saltare le code nei negozi, consentendo al cliente di scansionare i prodotti in modo autonomo e di pagare, mostrando poi un codice all’uscita. All’epoca, era il 2013, strumenti del genere che oggi sono diventati la normalità, erano ancora semi-sconosciuti. L’applicazione ha avuto un discreto successo e per quattro anni il progetto è rimasto in piedi. «Nel 2015 abbiamo partecipato ad un Talent show su Italia 1 e abbiamo vinto un finanziamento di 250mila euro, ma i soldi, per problemi del fondo che doveva investire sulla nostra startup, non sono mai arrivati. Dopo un anno e mezzo abbiamo ricevuto un finanziamento da una società di venture capital ma non è stato sufficiente» spiega Andrea.La scelta di chiudere battenti è arrivata letteralmente per mancanza di soldi: conto corrente in rosso e spese condominiali extra da pagare. Andrea ha deciso di spiegare ai suoi figli, con un video a fumetti che racconta di un viaggio intrapreso da due amici per portare uno scrigno dall’altra parte del mondo, la sua disavventura. Un viaggio finito in un nulla di fatto ma non per questo sbagliato. «Quella fiaba è diventata virale sui social, sono stato invitato in televisione, alla radio, intervistato su tutti i giornali» continua. Morale della favola? Ha trovato, o meglio si è inventato, un nuovo lavoro: fare comunicazione tramite uno strumento inusuale, la video-fiaba. «Le mie storie non parlano direttamente dei prodotti ma della filosofia delle imprese, dei valori che vogliono veicolare – spiega Andrea –. La tecnologia non è il fine ma lo strumento, il contenuto è la parte importante». Ma il suo percorso non si è fermato qui. Ha fondato un’associazione, «Fail good» che ha come obiettivo l’educazione digitale e il valore del fallimento come momento di crescita. Perché il viaggio continua.

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