giovedì 1 ottobre 2020
L'identità digitale è sempre più richiesta per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Procurarsela non è difficile (ed è gratis). Ecco come fare
Come ottenere lo Spid. E che cosa farci
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Se ancora non avete lo Spid, adesso è proprio arrivato il momento di procurarvelo. Sono sempre più numerosi i servizi della Pubblica Amministrazione che si possono chiedere soltanto online. Per accedere a questi servizi occorre potere dimostrare la propria identità online. Lo Spid è il sistema che lo Stato ha introdotto per farlo.

Che cos’è lo Spid

Lo Spid è il “Sistema pubblico di identità digitale” che l’Italia ha istituito nel 2013 per aiutare cittadini e imprese ad accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione. Non è più una novità: i primi Spid sono stati consegnati nel marzo del 2016, quindi ormai tre anni e mezzo fa. Per chi già conosce il mondo dell’online, lo Spid è una cosa molto banale: è fatto semplicemente da un nome utente e da una password (infatti più precisamente si parla di "credenziali per accesso allo Spid"). Lo Spid è una combinazione di nome utente e di una password particolarmente potenti, dal momento che danno al titolare la possibilità di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, come quelli dell’Inps, dell’Agenzia delle Entrate o degli sportelli dei Comuni.

Come richiedere lo Spid

Per richiedere il proprio Spid il punto di partenza è www.spid.gov.it il sito dell’Agenzia per l’Italia digitale dedicato all’identità digitale. Lo Spid appartiene naturalmente al cittadini ma deve essere fornito da una società privata, definita con l'espressione inglese Identity Provider (fornitore di identità è il suo equivalente, un po' inquietante, in italiano).

Oggi sono nove le società che si sono accreditate con la Pubblica amministrazione per gestire lo Spid dei cittadini: Aruba, InfoCert, Intesa, Lepida, Namirial, Poste Italiane, Sielte, Spiditalia e Tim. È naturale chiedersi quale sia il migliore Identity Provider per ottenere lo Spid. Naturalmente dipende dalle esigenze di chi chiede lo Spid, ma in ogni caso è importante capire che non ci sono differenze tra gli Spid rilasciati dalle diverse società.

Per richiedere lo Spid bisogna avere più di 18 anni ed essere cittadini italiani o avere una carta di identità e un codice fiscale italiani in corso di validità.

Dal sito www.spid.gov.it il cittadino sceglie a quale società affidarsi e avvia la procedura di registrazione. Per fare lo Spid servono due documenti: un documento di identità (la carta di identità, il passaporto o la patente) e la tessera sanitaria (o in alternativa il tesserino del codice fiscale). Per richiederla online servirà anche un apparecchio per navigare su Internet (cioè un computer, un tablet o uno smartphone) e un indirizzo email.

Come fare il riconoscimento

La registrazione per ottenere lo Spid avviene in tre passaggi: prima si inseriscono i dati anagrafici; poi si creano le credenziali Spid; infine avviene il riconoscimento.

La fase di riconoscimento è quella più delicata, perché la società deve valutare se effettivamente la persona che sta chiedendo l'identità digitale è chi dice di essere. Il riconoscimento può avvenire in modi diversi: i più comuni sono quelli di persona, cioè ci si presenta all’ufficio della società scelta come identity provider o in alternativa quelli tramite webcam, in una videochiamata con un operatore della società. In alternativa si possono usare per il riconoscimento la Carta d'Identità Elettronica (Cie) e la Firma Digitale, ma in genere chi già si è procurato una Cie e sa usarla per i servizi digitali e chi ha la Firma Digitale sa già come ottenere lo Spid.

Una volta completato il riconoscimento, l’identity provider consegna al cittadino le credenziali per l'accesso al suo Spid, quasi sempre attraverso l’invio di una email e di un sms.

Quanto costa lo Spid

Lo Spid è gratuito, tutte le nove società che lo erogano offrono soluzioni per ottenerlo senza nessuna spesa. Aruba, Infocert, Poste, Tim e Lepida offrono anche modalità di registrazione a pagamento.Per lo Spid di Tim è gratuita la registrazione negli uffici Tim di Pomezia, in provincia di Roma, mentre è a pagamento (8,12 euro più Iva) se si sceglie il riconoscimento via web. Aruba fa pagare 5 euro per ottenere lo Spid con il riconoscimento di Persona in uno dei 2000 sportelli convenzionati. Nel caso dello Spid delle Poste la registrazione in ufficio postale è gratuita, mentre esiste anche un servizio a domicilio è a pagamento.

Perché esistono tre tipi di Spid?

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha previsto tre livelli di Spid in base alla sicurezza delle credenziali richiesta per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione. Lo Spid più semplice, quello di primo livello, consiste nel nome utente e nella password. Lo Spid di secondo livello, necessario per accedere a servizi più sofisticati, come ad esempio l’accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata, aggiunge a nome utente e password la generazione di un codice temporaneo di accesso, come può essere l’invio di un sms per autorizzare l’uso dello Spid per una precisa operazione. Lo Spid di terzo livello, meno utilizzato, prevede anche l’uso di un supporto fisico, come un lettore di smart card, per assicurarsi l’identità del titolare. Lo Spid di secondo livello - previsto da tutti gli identity provider - è comunque sufficiente per l’accesso alla grande maggioranza dei servizi pubblici online.

Che cosa posso fare una volta che ho lo Spid?

Lo Spid permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione. Questo si è rivelato molto utile, per chi già l'aveva, in questi mesi in cui il governo ha introdotto diverse misure di sostegno anti-crisi. Attraverso l’accesso con lo Spid al sito dell’Inps è stato possibile chiedere i vari bonus, come quello per la baby sitter o l’indennità per i lavoratori autonomi e parasubordinati. Sempre sul sito dell’Inps, il cittadino può avere accesso a tutta la sua storia previdenziale con i versamenti dei contributi mese per mese lungo tutta la sua carriera lavorativa. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è invece possibile avere accesso al “cassetto fiscale”, dove – tra gli altri servizi – si possono vedere in pdf le dichiarazioni dei redditi degli anni passati. Alcuni Comuni, come il Comune di Milano, rendono disponibile sul loro sito il “Fascicolo del Cittadino”, che contiene tutte le informazioni anagrafiche della famiglia, quelle relative ai servizi educativi, i tributi e i servizi online della mobilità e attraverso lo Spid si possono anche ottenere documenti come i certificati anagrafici.

E se non riesco ad avere lo Spid?

Non avere lo Spid può essere un problema concreto per chi usa servizi online della Pubblica amministrazione che in futuro chiederanno l’identità digitale. Il caso che preoccupa molti è quello dell’Inps, che dal 1° ottobre ha smesso di rilasciare i Pin per i servizi online e in futuro – non ha ancora specificato quando ma ha promesso che lo farà con molto anticipo – userà lo Spid come unico sistema di accesso via Internet. Persone anziane o invalide, che magari si fanno aiutare da un parente per la gestione del Pin, temono di essere escluse dai servizi online. L’Inps suggerisce di farsi aiutare da un parente anche per ottenere lo Spid: occorre individuare i fornitori di identità digitale che permettono di rilasciare lo Spid con visita a domicilio per il riconoscimento di persona.

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