mercoledì 29 maggio 2019
Il boom dell'e-commerce rivoluziona la distribuzione. Una macchina unica al mondo realizzata da Leonardo e Siemens
Roserio, il nastro da record di Poste Italiane
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Ce la invidia tutto il mondo e per questa ragione gli addetti del settore sono pronti a copiarla. In maniera lecita, arrivando numerosi a Roserio, alle spalle dei fasti dell’Expo meneghino del 2015, ad ammirare questo "serpente meccanico" iper tecnologico che nell’edificio di Poste Italiane smista con certosina precisione – e a velocità stupefacente – pacchetti e pacchettini in arrivo dai più svariati angoli del pianeta, anche se i mittenti cinesi fanno la voce molto grossa.

Un nastro di 243 metri

La macchina si chiama MPKS, è il cuore pulsante da due anni del Centro di Smistamento Complesso all’interno di una struttura di 41mila mq. Qui, dove registrano 1.1 milioni di invii quotidiani (il 10% di tutto il volume italiano) tra pacchi e corrispondenza, ci sono 2 impianti di smistamento della corrispondenza formato standard, 1 impianto di smistamento della posta voluminosa e dei pacchi, 4 impianti di smistamento della posta registrata. MPKS è un nastro ricco di "affluenti" che lanciano con una precisione disarmante il pacchetto sul loro nastro nello spesso angusto quadratino libero del nastro principale.

Caratterizzato dalla lunghezza di 243 metri, occupa una superficie di circa 3500 mq. Impiega 70 lavoratori – dall’età media di 50 anni con equa divisione tra i sessi – a pieno regime e gestisce i pacchi Amazon e divisione per 400 destinazioni in Italia. Qui si svolge anche la procedura di sdoganamento dei pacchi provenienti da zone extra UE direttamente a bordo di questa macchina che gestisce lo smistamento automatizzato di circa 15mila pezzi l’ora grazie ad un sistema di riconoscimento automatico del blocco indirizzo e un supporto di video codifica. Un gioiello che è stato realizzato in joint venture da Leonardo e Siemens, per un investimento di 8 milioni di euro (esclusa l’infrastrutturazione esterna alla macchina vera e propria).

Una macchina indispensabile in un contesto di scenari che mutano con le esigenze che richiedono lo sviluppo di nuovi sistemi. Come spiega il direttore del Centro di Smistamento Complesso, Emanuele Fontana, il quadro generale «ha portato a nuovi e sempre più avanzati sistemi di consegna». E bastano un po’ di cifre per capire come l’e-commerce non sia più una nuova frontiera ma una realtà molto affermata: il totale delle lettere consegnate nel 2017 in Italia è di circa 3 miliardi di pezzi; il totale di pacchi consegnati nel nostro Paese è di 40 milioni di pezzi. La media pro capite di pacchi lungo lo Stivale nel 2017 è stata di 2 a testa ed il "benchmark" (o punto di riferimento per una misurazione) tra i Paesi più maturi varia dai 22 della Germania ai circa 39 della Cina. Ma va inoltre considerato che le previsione di crescita del mercato nel quinquennio 2017-2022 è del 20%. Numeri che da soli spiegano la necessità di una macchina così tecnologicamente avanzata. Perché l’ascesa dell’e-commerce, seppur meno forte che in altre nazioni, sembra inarrestabile e merita un’occhiata l’analisi delle categorie di acquisto: abbigliamento (52%), libri e riviste (45%), cellulari, smartphone e tablet (37%), piccoli elettrodomestici (30%), prodotti per la cura del corpo (30%) e, infine, audio e video (30%).

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