martedì 15 giugno 2021
Durante la pandemia un terzo degli italiani ha risparmiato più che in passato, ma molti scelgono di tenere la liquidirà sui conti correnti senza investire
I Bot vanno in soffitta, gli italiani si affidano al risparmio gestito
COMMENTA E CONDIVIDI

Una percentuale importante di famiglie ha risparmiato negli ultimi dodici mesi. Circa la metà circa ha speso meno del reddito percepito nel 2020 accumulando così risparmio; e un terzo ha accantonato più che nel 2019. Il risparmio cresce tra coloro che arrivano facilmente alla fine del mese e che normalmente detengono la maggior parte del risparmio. Il 50% è destinato ad essere investito. In questi ultimi mesi è stata oramai 'certificata' la definitiva uscita di scena di quelli che un tempo furono chiamati i Bot People. Lo scorso anno la quota di Titoli di Stato acquistata dagli italiani sul totale della ricchezza finanziaria non arrivava nemmeno al 3%. Nel 1995 i Titoli di Stato detenuti direttamente dalle famiglie ammontavano invece al 18% della ricchezza totale. La parte del leone la fa ora il risparmio gestito; nel 2020 era oltre il 40% e continua a salire. L'unica altra grandezza che in questi ultimi anni è cresciuta molto è la liquidità. I Fondi costituiscono una presenza sempre più rilevante nei portafogli dei risparmiatori . La raccolta complessiva registrata nelle ultime settimane triplica i valori di quanto incassato a inizio anno. Torna la fiducia e con essa la voglia di equity. Pur continuando a possedere elevata liquidità sui conti correnti gli investitori sono pronti ad ripartire una quota importante del proprio portafoglio in fondi azionari nelle prossime settimane. Tra i fondi che si sono distinti per l'andamento decisamente positivo citiamo infatti gli azionari che continuano ad essere particolarmente apprezzati dai risparmiatori. E le sottoscrizioni delle ultime settimane lo confermano, anche se in maniera meno marcata rispetto a due mesi fa. In cima a tutti gli azionari internazionali che investono soprattutto in azioni denominate in Euro, Dollari e Yen emesse da Società che denotano crescenti aspettative di crescita dell'Europa, Asia, America e Africa. Solitamente le SGR analizzano gli emittenti in funzione di fattori ambientali, sociali e di governance.

La liquidità rappresenta il 35% circa dei portafogli ma un investitore su tre programma di aumentare la propria esposizione azionaria nei prossimi mesi. I flussi verso il risparmio gestito si sono recentemente spalmati in maniera ponderata su tutte le asset class; Aprile si rivela decisamente propizio per i fondi di lungo termine bilanciati seguiti dai fondi azionari e dagli obbligazionari . Riscatti invece per i flessibili e per gli hedge . Chiudono il quadro dei fondi aperti i monetari con afflussi per 447 milioni.In cima alle preoccupazioni c'è il rialzo dell'inflazione e, per fronteggiare questa probabilità oltre il 50% dei risparmiatori pensa che sia efficace associare una componente azionaria al proprio portafoglio e incrementare gli investimenti sostenibili. I trend sostenibili che accelereranno nel 2021 sono: la necessità di un'azione urgente per il clima; una crescente attenzione sull'impatto degli investimenti; la collaborazione intersettoriale ed una nuova azione normativa. Solo una minoranza ritiene sia il momento di investire nell'immobiliare. A piacere su tutti è il settore dell'innovazione tecnologica, individuato come maggiore opportunità di investimento. La trasformazione tecnologica sarà senz'altro la tematica prioritaria dei prossimi mesi. I trend che si stanno delineando sono: una diffusione sempre più ampia del telelavoro; l'accelerazione della trasformazione digitale; l'innovazione al centro della ripresa economica e la collaborazione essenziale tra risorse umane e IT. C'è ottimismo rispetto alla nostra economia ; una fiducia senz'altro in crescita rispetto a inizio anno. C'è senz'altro ancora preoccupazione per il diffondersi del Covid19 ed un velato timore.

*responsabile commerciale, area Corporate


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: