venerdì 5 novembre 2021
Difficile trovare lavoro dopo gli studi. Uno su quattro ci mette più di un anno. Ma le opportunità non mancano. Al via il "Festival dei giovani" e "Iolavoro"
Disoccupazione giovanile ancora alta in Italia

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Secondo gli ultimi dati Ocse, il tasso di disoccupazione giovanile in Italia ha raggiunto il 33,8% nel gennaio 2021, una situazione certamente aggravata dalla pandemia in corso, ma già grave prima dello scoppiare dell’emergenza sanitaria. Trovare lavoro per un giovane diplomato o laureato non è facile. Quanto tempo trascorre in media tra quando un ragazzo completa i propri studi e quando riesce a trovare un lavoro a tempo pieno? Quanto tempo passa quindi come disoccupato? A questa e altre domande hanno risposto quasi 2mila lavoratori italiani intervistati da Adp. Dalle interviste a ragazzi tra i 18 e 24 anni risulta che il 30% è stato disoccupato tra uno e sei mesi prima di trovare un lavoro, il 22% da sei mesi a un anno, il 24% più di un anno. C’è anche un fortunato 18% che ha impiegato meno di un mese per trovare un‘occupazione. La regione dove è più semplice trovare lavoro è il Trentino-Alto Adige, dove il 23% degli intervistati ha trovato impiego in meno di un mese, e il 45% tra uno e sei mesi. Seguono Emilia-Romagna dove il 23% dichiara di averci messo meno di un mese mentre il 33% tra uno e sei mesi. Bene anche Piemonte: 22% (meno di un mese) e 34% (da uno a sei), Veneto 25% (meno di un mese) e 29% (da uno a sei). Tra le città migliori Bologna (20% e 32%), Milano (19% e 37%), Torino (23% e 33%), Trieste (23% e 33%). Tra le regioni con le percentuali più alte di disoccupazione, oltre un anno, spiccano la Liguria e la Sicilia, entrambe con il 26% degli intervistati che dichiara di aver trovare un lavoro solo dopo un anno, e la Campania con il 27%. Sono infatti tra le città più problematiche, con tempistiche di oltre un anno, Genova (30%), Napoli (26%) e Palermo (25,5%).Tra i settori con le percentuali più alte di chi ha trovato lavoro subito (meno di un mese) spiccano quello dell’edilizia (dagli ingegneri a chi commercia nel settore) con il 25,5%, con il 23% quello dei servizi professionali (contabili, legali, pubbliche relazioni, consulenti eccetera). Maggiori difficoltà invece sarebbero state riscontrate nel settore dell’intrattenimento e dei viaggi, dove il 10% dei giovani in cerca di occupazione ha atteso un anno prima di avere un lavoro.

Dall’analisi del mercato del lavoro italiano dei giovani neolaureati condotta da Gabriele Giugliano, ceo e co-fondatore di Tutored (piattaforma digitale italiana per il recruitment on line), risulta anche che il mercato del lavoro è ripartito. Tra i dati più interessanti: +120% offerte di lavoro per neolaureati in Italia su Tutored (il 50% riguarda profili Stem-Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica e il 29% laureati in economia); lo stage curriculare rappresenta il primo tipo di ingresso nel mondo del lavoro; boom di percorsi formativi aziendali per accrescere le competenze delle risorse; purtroppo permane il divario tra competenze richieste dalle aziende e la formazione accademica.

Next Generation per ripartire con le nuove generazioni

L’impatto sociale ed economico della pandemia è stato particolarmente grave per i giovani, facendo salire al 23,3% il dato già preoccupante relativo ai Neet (dati Istat 2021), con una percentuale allarmante (32,1%) di Neet maturi tra i 30 e i 34 anni che si trovano disoccupati per un lunghissimo periodo (Rapporto Giovani 2021). Ecco perché i giovani vogliono tornare a guardare positivamente al futuro e per questo chiedono a gran voce un cambiamento radicale, fondato sul valore della persona, sul diritto al lavoro e sulla tutela del mondo in cui vive. Questo quanto emerso nel corso del webinar, organizzato da Vises onlus in collaborazione con l’Università Luiss, sul tema Next Generation EU: un’opportunità per costruire il Paese della prossima generazione. Da sottolineare che le imprese dichiarano difficoltà di reperimento delle nuove assunzioni nel 36,4% dei casi, una percentuale che sale al 48% per i dirigenti.

Un modo per affrontare il cambio generazionale della forza lavoro è trasmettere il patrimonio di conoscenze dei lavoratori esperti ai nuovi assunti. Negli ultimi anni, le aziende stanno assistendo a un grande esodo di quella fascia di risorse con la più alta anzianità lavorativa. Il pensionamento della forza lavoro esperta, unito all'ingresso di nuove leve, ha creato nuove sfide e, allo stesso tempo, nuove opportunità per tutti i settori. In una recente ricerca di Field Service News, le aziende hanno evidenziato come l’invecchiamento della forza lavoro, che raggiunge il 73%, rappresenti una grande preoccupazione per le loro attività. Queste criticità derivano da una carenza di lavoratori qualificati, un divario nelle competenze pratiche e dalla necessità di formare molti neoassunti. Mentre la carenza di lavoratori qualificati è un problema continuo, la sfida attuale sta nel colmare il divario relativo alle conoscenze. Acquisire il bagaglio tecnico delle risorse più esperte può risultare difficile se i processi non sono documentati, se i tecnici lavoravano da soli e se la formazione non viene fatta in gruppo. Adottare tecnologie di ultima generazione è ormai necessario per colmare il divario tra il personale prossimo alla pensione e i giovani talenti in arrivo. Queste tecnologie includono il concetto di knowledge management, sfruttato attraverso realtà aumentata e Intelligenza artificiale. La realtà aumentata, infatti, può essere utilizzata attraverso dispositivi mobili come smartphone, tablet, dispositivi indossabili (smart glass) per presentare informazioni in tempo reale, come istruzioni di lavoro digitali, checklist virtuali e videochiamate interattive. L’Intelligenza artificiale, invece, opera per ottimizzare le informazioni presentate all’utente fornendo dati, immagini, video o istruzioni “al bisogno”. In questo modo, facendo collaborare insieme le due tecnologie, sarà possibile offrire un trasferimento della conoscenza intuitivo, automatizzato e interattivo.

Al via il Festival dei giovani e Iolavoro

Sarà un Festival dei giovani all’insegna del protagonismo dei ragazzi quello che si svolgerà dall’8 al 10 novembre promosso da Noisiamofuturo, Università Luiss Guido Carli, Comune di Gaeta e Intesa Sanpaolo. Dopo cinque edizioni che hanno portato 100mila ragazzi da tutt’Italia a incontrarsi nella citatdina laziale, e oltre 120mila in collegamento streaming durante il periodo Covid, il Festival dei giovani torna a essere la piazza di incontro in un importante evento realizzato e trasmesso in diretta streaming, con allestimento di un grande studio televisivo all’interno dell’aula magna dell’Istituto Caboto. Questo consentirà a un numero limitato di studenti di partecipare in sala e a un pubblico illimitato di giovani di seguire le dirette, di partecipare a dibattiti, a workshop interattivi, di mettersi in rete con ragazzi e scuole di ogni parte d’Italia. Per consultare il programma e il calendario degli eventi: www.festivaldeigiovani.it.

Torna anche Iolavoro, l’evento organizzato dall’Agenzia Piemonte Lavoro, dove domanda e offerta si incontrano: appuntamento on line il 23 e 24 novembre 2021 dalle 10 alle 18. Grazie alle potenzialità di risorse ad alto contenuto digitale l’evento mette in contatto aziende, Agenzie per il lavoro, recruiter, professionisti, istituzioni e candidati. È promosso da Regione Piemonte, assessorato all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario, e realizzato con il sostegno del Fondo sociale europeo. Le iscrizioni sono già aperte per le aziende e per i candidati.

Opportunità nella sanità, nella moda, nella ristorazione

Una nuova sanità più vicina alle persone. Lo studio Nomisma-Rekeep sugli investimenti strutturali e i benefici economici, sociali e ambientali di una medicina territoriale si focalizza sullo sviluppo di una rete di Ospedali di Comunità, Case della Comunità e Residenze Sanitarie Assistenziali che, come delineato nel Pnrr, possano diventare punto di riferimento per i cittadini e superare le criticità emerse durante la pandemia. Lo studio stima, quindi, il fabbisogno standard (numero di strutture di cui ci sarebbe bisogno per rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale) per ciascuna delle tre tipologie di strutture:

  • Ospedali di Comunità. Attualmente in Italia sono attivi 163 Ospedali di Comunità che mettono a disposizione 3.163 posti letto, concentrati prevalentemente in Veneto (1.426 p.l.), Marche (616 p.l.), Lombardia (467 p.l.) ed Emilia-Romagna (359 p.l.). Il Pnrr prevede di realizzarne 381. Per raggiungere il fabbisogno standard di una struttura ogni 50mila abitanti, pari a 1.205 Ospedali di Comunità sarebbe, tuttavia, necessario prevedere l’attivazione di ulteriori 661 Ospedali di Comunità - per un totale di 1.042 strutture e 13.220 posti letto.
  • Case della Comunità. A oggi in Italia sono attive 489 Case della Comunità (strutture che in alcune aree coincidono con le cosiddette “Case della Salute”) e la Regione che ne ha di più è l’Emilia-Romagna (124), seguita da Veneto (77), Toscana (76) e Piemonte (71). Nessuna struttura di questa tipologia è invece presente in Lombardia. Nel Pnrr è prevista l’attivazione di 1.288 Case della Comunità entro il 2026, ma per un’assistenza adeguata occorrerebbe avere complessivamente 3.010 strutture. Per raggiungere il fabbisogno standard, pertanto, sarebbe necessario attivare ulteriori 1.233 strutture.
  • Rsa. Attualmente l’offerta di Rsa in Italia è pari a 14,6 posti letto ogni 1.000 anziani residenti (popolazione con 65 anni o più). Esiste una forte sproporzione tra il Nord e il Sud del Paese in termini di offerta: la Provincia Autonoma di Bolzano dispone di 42,6 posti letto ogni 1.000 anziani, il Veneto 28,4 p.l., l’Emilia-Romagna 15,7 p.l., il Lazio 5,9 p.l., la Campania 1,4 p.l., il Molise 0,8 p.l., la Valle d’Aosta non possiede alcuna struttura. Per raggiungere il parametro-obiettivo di dieci posti letto ogni 1.000 anziani - sotto al quale si posizionano ben 11 Regioni, quasi interamente appartenenti al Sud del Paese - è necessario attivare 527 strutture, per un numero complessivo di 36.890 posti letto, sotto l’ipotesi di 70 posti letto in ciascuna struttura.

Intanto Innova, azienda italiana di servizi per la farmacia, ha lanciato una campagna di reclutamento per raddoppiare la propria rete commerciale entro il 2022. La ricerca, attiva per Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio, è focalizzata su tre tipologie di figure professionali dell’area commerciale: agenti, team leader e capi area. Per candidarsi è possibile inviare la propria candidatura dal sito https://innovasoftspa.it/ alla sezione “Lavora con noi”.

Family Care, invece, l’Agenzia per il lavoro del gruppo Openjobmetis, specializzata nell’assistenza familiare, spalanca le porte dell’assunzione a tempo indeterminato per tante badanti in cerca di un lavoro sicuro e regolare in tutta Italia. L’Agenzia ha infatti lanciato un calendario di corsi di formazione gratuiti presso la filiale di Mestre (Venezia) all’interno dell’Ospedale dell’Angelo. Ma non solo: per essere attrattiva per un maggior numero di badanti anche da altre regioni, Family Care garantirà l’assunzione a tempo indeterminato a tutti i corsisti già al termine del percorso di formazione e – ed è questa un’altra importante novità – offrirà loro il soggiorno durante il corso stesso e anche dopo, fino a che i beneficiari non troveranno l’impiego presso una famiglia ospitante. Il corso di formazione si svolgerà per sei giorni consecutivi e durerà otto ore al giorno. A partire dal 16 novembre 2021, ogni mese fino a settembre 2022, il corso di formazione si ripeterà. Per candidarsi e per avere informazioni sul progetto: formazione@familycarebadanti.it o telefonare al numero 345 6272897.

Confindustria Moda, la Federazione Italiana che riunisce le sette associazioni che rappresentano i settori del Tessile, Moda e Accessorio, lancia la prima edizione del Fashion Talent Days, l’evento on line che si terrà dal 9 all’11 novembre, in cui verranno illustrate le oltre 40 nuove figure professionali di cui il settore è in cerca e di cui avrà sempre più bisogno nei prossimi anni. L’iniziativa è promossa e organizzata dal nuovo Comitato Education di Confindustria Moda, che ha fra i suoi scopi il miglioramento dell’interazione tra aziende e scuole e centri di formazione, con particolare riguardo all’area tecnica/professionale, in collaborazione con Umana, Agenzia per il lavoro che conta 140 filiali sul territorio nazionale e circa 30mila persone inserite ogni giorno nel mondo del lavoro. Il Fashion Talent Days, a cui è possibile iscriversi a questo link, vedrà la partecipazione di dieci importanti aziende del settore, fra le quali: Cartier, Otb, Inticom, Herno, Ermenegildo Zegna, Missoni, Loro Piana, Ratti e Saati. Durante l’evento ogni azienda avrà un proprio stand digitale, in cui si presenterà ai potenziali candidati, illustrerà le figure di cui è in cerca e assumerà nuovo personale. Sul sito saranno presenti anche gli Its-Istituti tecnici superiori di alcuni dei principali distretti della moda, al fine di presentarsi ai giovani e alle famiglie e illustrare il percorso formativo e professionalizzante che possono offrire. Le oltre 40 tipologie di profili ricercate spaziano fra professioni più tradizionali come addetti alla cucitura, textile designer, disegnatore tecnico, meccanico di tessitura, orafo al banco e addetto alla pianificazione della produzione; professioni più digitali come e-Commerce manager, digital analyst e supply chain data manager; professioni più verticali sul tema della sostenibilità, come manager per sostenibilità ambientale e product life-cycle manager; e professioni più tradizionali come responsabili delle risorse umane.

Opportunità di inserimento con la Mixology Academy, che prepara professionisti della caffetteria e della miscelazione. Nove allievi su dieci, infatti, trovano lavoro entro tre mesi sia per il metodo pratico di insegnamento sia grazie a Bartender Job, l’agenzia interna di annunci di lavoro, divenuta un riferimento per le più importanti aziende del settore, catene di alberghi e locali, piccoli e grandi imprenditori dell'Horeca. Complessivamente sono migliaia gli allievi che hanno trovato occupazione in 12 anni. Il portale Bartender Job fa da tramite con il mercato e intercetta anche le richieste per gli eventi. Ogni giorno riceve oltre 20 annunci dall'Italia e dall'estero. Poi si organizzano i vari colloqui. Per maggiori informazioni: www.corsiperbarman.it.

Orienta punta a inserire persone con dislessia e altri disturbi dell’apprendimento

In Italia, le persone con disturbi specifici di apprendimento (Dsa), che coinvolgono le abilità di lettura, scrittura e calcolo, sono circa il 4% della popolazione. Nel nostro Paese ogni anno ci sono circa 12mila studenti dislessici che entrano nel mondo del lavoro. Per evitare qualsiasi discriminazione delle persone dislessiche, l’Agenzia per il lavoro Orienta ha modificato completamente i propri processi di selezione, reclutamento e colloqui di lavoro, aderendo a Dsa progress for work, progetto di formazione e sensibilizzazione dell’Aid-Associazione italiana dislessia. Gli addetti alla ricerca e selezione delle figure professionali di Orienta, circa 130 selezionatori per circa 55 filiali, sono stati formati da Aid. Il percorso di formazione, che è durato oltre un anno, si è concluso con il riconoscimento della certificazione di Azienda Dyslexia Friendly. Per maggiori informazioni: www.orienta.net.

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