mercoledì 21 dicembre 2016
L'ok delle Camere all'aumento del debito pubblico fino a 20 miliardi di euro per mettere in sicurezza il sistema. Un decreto legge se la ricapitalizzazione di Mps non andrà in porto
Ombrello salva-banche, via libera al governo
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Il Parlamento ha autorizzato in tarda mattinata il governo ad aumentare il debito pubblico per una cifra fino a 20 miliardi di euro per salvaguardare la stabilità del sistema bancario italiano, a partire dal Monte dei Paschi. Si tratta di un provvedimento precauzionale e non ancora operativo. Sta ora all’esecutivo, se ne ricorreranno le condizioni, varare un decreto legge ad hoc.

Il Senato ha approvato la relazione del governo, che pone le premesse per modificare i saldi di bilancio nel 2017, con 221 voti favorevoli, mentre alla Camera i sì sono stati 389. In entrambi i casi si è superata la maggioranza assoluta (come richiesto dalla legge) e ai partiti che sostengono il governo si sono aggiunti Forza Italia e di Ala, il gruppo capitanato da Denis Verdini ed Enrico Zanetti.

L’"ombrello" salvabanche potrebbe essere aperto dal governo già nei prossimi giorni se non andrà in porto, come allo stato appare probabile, la ricapitalizzazione di Mps da 5 miliardi di euro chiesta dalla Bce entro fine anno. Ieri si è chiusa l’offerta per la conversione volontaria di bond subordinati in azioni, mentre oggi si conclude l’aumento riservato agli investitori istituzionali.
Se l’operazione fallirà non resterà che la strada di un intervento pubblico in tempi stretti, i cui termini sono in via di definizione. Nella relazione approvata oggi, il governo spiega che potrà utilizzare il fondo da 20 miliardi per assicurare «un adeguato livello di liquidità al sistema bancario» e un programma di rafforzamento patrimoniale anche tramite «la sottoscrizione di nuove azioni».

In base alle normative europee lo stato potrebbe intervenire attraverso il cosiddetto burden sharing, un’operazione di condivisione degli oneri che chiama a contribuire alla ricapitalizzazione anche i titolari di obbligazioni subordinate e gli azionisti, che verrebbero diluiti nel nuovo capitale. Mentre sono salvaguardati tutti i depositi. Non è così nella più pesante procedura di bail in, che chiama a contribuire solo i privati e riguarda anche i depositi per la quota superiore ai 100mila euro. Gli impatti di un eventuale interventi sui risparmiatori «sarebbero assolutamente minimizzati o resi inesistenti», ha assicurato comunque ieri il ministro dell’Economia Padoan. Il governo sta negoziando con la Commissione Ue forme di compensazione per i piccoli investitori.

La giornata di Borsa

Titolo Monte dei Paschi di Siena in forte calo: le azioni dell'istituto, nel giorno in cui si è riunito a Siena l'ennesimo cda "decisivo", sono crollate, dopo diversi 'stop&go' dagli scambi, del 12,08% chiudendo a quota 16,30 euro, con un minimo intraday a 15 euro. Con il risultato di oggi, il titolo della banca più antica del mondo ha aggiornato all'84,55% il deprezzamento dell'azione su base annua, mentre l'attuale capitalizzazione è pari a poco più di 543 milioni di euro, un decimo dei 5 miliardi cercati sul mercato con il piano di ripatrimonializzazione varato dal cda del 24 ottobre.

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