martedì 19 maggio 2020
Nel volume (un ebook gratuito) della giornalista Paola Scarsi spazio alle esperienze di chi in Italia è riuscito a realizzarsi e ha trovato un'occupazione, senza toglierla a nessuno
Molti infermieri di nazionalità straniera al lavoro nei nostri ospedali durante l'epidemia di Covid-19

Molti infermieri di nazionalità straniera al lavoro nei nostri ospedali durante l'epidemia di Covid-19 - Ansa

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La forza dei numeri e la testimonianza che passa da dieci storie per sfatare falsi miti e slogan propagandistici di chi deforma la realtà. Con “Noi creiamo lavoro – storie di imprenditori immigrati”, la giornalista Paola Scarsi, attenta osservatrice del mondo del Terzo settore, racconta esperienze di stranieri che si sono realizzati in Italia. Il testo è disponibile disponibile come ebook gratuito sul Web. L’avvocato, il ristoratore, l’imprenditore edile, il direttore commerciale, l’amministratore delegato, il sarto: sono alcuni degli imprenditori immigrati che nel volume raccontano la propria vita, le fatiche, l’impegno, i sacrifici fatti per raggiungere il successo nel nostro Paese.

“Nessuno di loro ha rubato posti di lavoro, tutti ne hanno creato di nuovi - spiega l’autrice - Avevo già intervistato molti imprenditori immigrati per le pagine del quotidiano “Avvenire”: mi avevano raccontato la fatica di arrivare in un Paese sconosciuto senza saperne la lingua, gli usi, i costumi, i percorsi di studio. Nulla. E da questo “nulla” essere riusciti con impegno, dedizione e fatica a creare un’impresa, piccola o grande, a conduzione famigliare o con centinaia di dipendenti”.

Sono le cifre a far capire che le realtà gestite da cittadini stranieri portano ricchezza al Paese. Secondo gli ultimi dati di Unioncamere in Italia un’impresa su 10 è gestita da stranieri. Al 30 giugno 2019 avevano superato le 600mila unità con una crescita – nel secondo trimestre dell’anno – doppia rispetto alla media delle imprese. In otto Regioni su venti rappresentano oltre il 10% delle attività economiche. Il 40% di queste imprese si concentra nelle grandi province, prime fra tutte quella di Roma dove si contano oltre 69mila attività di imprenditori stranieri. Guardando la nazionalità, gli imprenditori stranieri sono in maggioranza marocchini, cinesi e romeni.

Tra le storie di chi ce l’ha fatta c’è quella di Liliana Caracciolo, unico consulente tributario di origine Moldava a Roma. Parla Romeno e Russo. Ha ideato un sistema semplice ed efficace per restare in contatto con i propri clienti, spesso piccoli imprenditori con Partite IVA, creando un gruppo privato su Facebook dove pubblica le principali novità normative e legislative.

Poi c’è la storia Sandra Aparecida Gouveia, nata nel 1965 in Brasile, è in Italia dal 1990 dove risiede ad Ascoli Piceno. Dopo molti lavori, ha aperto nel 2004 il centro estetico “Akos Benessere” che oggi conta 18 addetti ed è in procinto di espandersi ulteriormente. Infine, particolarmente significativa anche la vicenda di Christine Chua, arrivato in Italia dalle Filippine a 19 anni: ha iniziato come colf e badante ma ora è direttore commerciale di un’azienda che produce elementi d’illuminazione per navi da crociera. Storie di gavetta, fatica e riscatto. Di chi ha creato lavoro, senza toglierlo a nessuno.

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