giovedì 1 febbraio 2018
L'importo medio erogato è di 128mila euro per una durata ventennale. Ecco come si evolvono le richieste di chi acquista casa
Mutui, gli italiani scelgono ancora il tasso fisso
COMMENTA E CONDIVIDI

Nell'ultimo trimestre del 2017, oltre il 75% delle richieste di mutuo sono a tasso fisso, il 21% a tasso variabile e il 4% a tasso variabile con CAP. I tassi, oramai tornati ai minimi storici, hanno dato ragione al tasso fisso. L'italiano che richiede un mutuo sceglie quindi la sicurezza della rata costante e alleggerisce la rata mensile con piani di ammortamento lunghi. L'importo medio richiesto supera i 128.000 euro, il valore più alto registrato negli ultimi tre anni. Il loan-to-value, nel 60% dei casi va dal 55 all'80% e oltre il valore dell'immobile da finanziare. Oltre un terzo dei clienti (il 35,7%) ha domandato tra i 50 ai 100.000 euro, ma un buon 32,3% ha richiesto importi più alti, dai 100 ai 140.000 euro. Le banche hanno erogato finanziamenti destinati all’acquisto di abitazioni principalmente per importi compresi tra i 50 e 100.000 euro (36,3% del campione rilevato), e per un 33,2% dai 100.000 ai 150.000 euro. Quasi un terzo delle richieste di mutuo avviene per una durata ventennale e lo stesso si dica per i finanziamenti concessi, con il 31,7% del totale del campione. Una buona fetta di utenti necessita di piani di ammortamento molto lunghi, dai 30 ai 40 anni, precisamente il 24,6%, ma il dato si contrae sulle erogazioni, concesse solo nel 18,1% dei casi per periodi di tempo un pò più lunghi.Rispetto al 2016, l’anno appena passato ha visto scendere ancora il valore di entrambe le forme di tasso di interesse. 2,27% per il tasso fisso dei mutui a 20 e 30 anni (era il 2,30%) e 1,02% il tasso variabile (era 1,23%).

Buona parte delle domande di mutuo arriva dal nord Italia e ancora più alte sono le erogazioni da parte delle banche in questo quarto trimestre del 2017: il 46,3%.Il 37,1% dei richiedenti nel nostro Paese ha un reddito dai 1.500 ai 2.000 euro; le banche privilegiano i lavoratori a tempo indeterminato concedendo mutui solo nell'11% dei casi a lavoratori autonomi.Chi richiede un mutuo ha mediamente dai 36 ai 45 anni , con un impi ego a tempo indeterminato e con un reddito tra i 10 e i 20.000 euro annui. Nel quarto trimestre dell’anno il 46,0% delle richieste e delle concessioni di mutuo hanno avuto come finalità la prima casa, contro il 42,7% di surroghe e sostituzioni (45,4% le surroghe concesse). Gli interventi della Bce, il piano straordinario di acquisto di titoli e il tentativo di sostenere l’economia, azioni che hanno aiutato le banche a mantenere bassi i livelli dei tassi di interesse sulle erogazioni, hanno caratterizzato lo scenario dei prestiti per la casa negli ultimi tempi e probabilmente continueranno a determinarlo durante questo anno.Per questo anno ci si attende dunque ben poco di nuovo rispetto a quanto accaduto finora.Per chi invece stesse per comprare, non solo la prospettiva è di un Euribor che si dovrebbe mantenere su valori negativi, ma un’altra variabile sembra giochi a loro favore: i prezzi delle case Le quotazioni del mercato immobiliare sono ancora molto basse, tanto da essere diventate un fenomeno nella realtà europea.

*funzionario di banca, area Corporate

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: