martedì 19 marzo 2013
L'amministratore delegato del Gruppo Fiat nonostante la crisi del mercato, insieme ai buoni risultati di Chrysler ha incassato personalmente una cifra record, più bassa comunque dei compensi di Martin Winterkorn (Volkswagen) e Alan Mulally (Ford) 
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Mentre le vendite di Fiat per effetto della pesante crisi dell'auto continuano a calare, e il bilancio totale è salvato dagli ottimi risultati messi a segno dalla consociata Chrysler, Sergio Marchionne ha ricevuto 7,4 milioni di euro nel 2012 per i due incarichi di amministratore delegato di Fiat Spa e di presidente di Fiat Industrial. È quanto emerge dalla Relazione sulla Remunerazione pubblicata oggi sui siti internet dei due gruppi.
 
In particolare, per Fiat Spa Marchionne ha ricevuto un compenso fisso complessivo di 2,5 milioni di euro, uguale a quello percepito nel 2011. Il compenso variabile, a seguito del raggiungimento dei relativi obiettivi, è stato di 2 milioni. Per quanto riguarda l'incarico in Fiat Industrial invece, a Marchionne è stato riconosciuto nel 2012 un compenso fisso complessivo di 1,3 milioni di euro, in linea con il 2011. Quello variabile, a seguito del raggiungimento dei relativi obiettivi, è stato invece di 1,6 milioni di euro.
 
Numeri questi che fanno di Marchionne uno dei manager più pagati sul mercato delle auto. Il suo collega di Volkswagen, Martin Winterkorn, ha guadagnato 14,5 milioni contro i 17 dell'anno precedente e ha chiesto al cda del gruppo di ridurre i suoi emolumenti: “Con i risultati che abbiamo raggiunto - ha detto - quest'anno avrei superato i 20 milioni e la gente non avrebbe capito”. Al manager, non spettano neppure le stock option, mentre Marchionne, oltre allo stipendio e alle azioni gia percepite, ha ancora 10,67 milioni di opzioni da esercitare a 6,583 euro l'una entro gennaio 2016 e 6,25 milioni di opzioni a 13,37 euro entro novembre 2014. 
 
Alan Mulally, ceo di Ford, ha ricevuto lo scorso anno 21 milioni di dollari. Nel 2011, il ceo di Renault-Nissan,Carlos Ghosn aveva ricevuto 10,2 milioni di euro e quello di Bmw, Norbert Reithofer, 7 milioni di euro.
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