martedì 17 gennaio 2017
La Commissione europea ha chiesto la correzione del deficit strutturale di circa 3,4 miliardi, ritenendo che il bilancio 2017 si discosti dal cammino di riduzione del rapporto debito/pil
La Commissione Ue (Reuters)

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La Commissione europea ha inviato al governo italiano una lettera in cui chiede la correzione del deficit strutturale di circa 3,4 miliardi, ritenendo che il bilancio 2017 si discosti dal cammino di riduzione del rapporto debito/pil. Il testo della lettera sollecita le autorità a rispondere entro il primo febbraio. "Sarebbero necessarie misure addizionali di bilancio per ottenere uno sforzo strutturale di almeno lo 0,2% del Pil... per evitare l'apertura di una procedura per deficit eccessivo", dice la lettera.

Già a novembre 2016 Bruxelles aveva espresso rilievi critici sul bilancio di quest'anno. Secondo l'esecutivo italiano il debito non scende a causa di due fattori: la dinamica negativa dei prezzi e le condizioni avverse dei mercati finanziari, che non hanno reso possibile cedere beni dello Stato. L'Italia dovrebbe aver chiuso il 2016 con un indebitamento netto al 2,4% del Pil. Il target del 2017 è 2,3% e, rispetto al deficit tendenziale di 1,6, comporta una manovra espansiva di circa 12 miliardi. Il quadro programmatico diffuso lo scorso autunno indica che il rapporto debito/Pil tornerà a scendere quest'anno per la prima volta da quasi dieci anni.

Da quando le stime dell'Italia sono state rese note, lo scenario è cambiato e lo scorso 21 dicembre il governo ha dovuto chiedere al Parlamento l'autorizzazione ad emettere nuovo debito fino a 20 miliardi a supporto del sistema bancario. Il salvataggio di Banca Mps comporta un intervento pubblico da 6,6 miliardi tenendo conto anche degli indennizzi per i titolari retail di obbligazioni subordinate.

La risposta del ministero dell'Economia

"Grazie a una strategia di politica economica volta a consolidare gradualmente le finanze pubbliche e, al contempo, a rilanciare la crescita, il rapporto tra debito pubblico e Pil si è sostanzialmente stabilizzato. È un risultato straordinario alla luce della recessione che si è rivelata più severa di quella degli anni trenta e confrontandolo con la dinamica del debito degli altri Paesi dell'Eurozona". È quanto scrive il Mef annunciando formalmente che il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha ricevuto oggi una lettera del Vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e del Commissario per gli affari economici e monetari, la fiscalità e l'unione doganale Pierre Moscovici, che fa il punto sulle procedure relative al rispetto della regola del debito, contemplata dal Patto di stabilità e crescita.

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