mercoledì 11 gennaio 2023
Tre anni dopo la pandemia, nonostante i timori per una recessione, le offerte non mancheranno, specialmente nella logistica, nell'assistenza ai clienti e nella ristorazione
Molto richiesti gli operai specializzati

Molto richiesti gli operai specializzati - Archivio

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Mentre il dibattito attorno al lavoro è incentrato su settimana corta, fine del reddito di cittadinanza e ripercussioni della temuta recessione sull’occupazione, le prospettive di chi sta cercando sono, per il 2023, tra luci e ombre. I dati Istat ci dicono che gli occupati sono in leggero calo (a novembre -27mila occupati) e crescono anche gli inattivi; i salari sono fermi da 30 anni e la produttività del lavoro è tra le più basse d’Europa. Le forti oscillazioni dell’attività economica registrate in questi tre anni di pandemia, tuttavia, hanno determinato problemi di scarsità di manodopera che sussistono ancora oggi e non mancano, quindi, opportunità di inserimento. Jobtech, (https://jobtech.it), l’Agenzia per il lavoro di nuova generazione, ha analizzato gli annunci in somministrazione nel mondo del retail, della logistica, del call center, dell'hospitality e dell'Horeca scoprendo quali sono le cinque professioni con più opportunità di lavoro in somministrazione per il 2023:

1. Addetti al customer service: il servizio clienti è ormai riconosciuto come leva di fidelizzazione del cliente e chi si occupa di customer support è diventato una risorsa strategica, un vero e proprio advisor capace di interagire in maniera personalizzata, di fornire suggerimenti e soluzioni, di far sentire il cliente curato e capito. Questa rinnovata consapevolezza ha dato nuova spinta al settore: sono sempre di più, oggi, gli annunci relativi a lavori nel customer care o nelle inside sales; alcuni di questi, oltretutto, sono gestiti completamente da casa e in full remote working.

2. Sales assistant: dopo anni di crisi per i punti vendita, con aperture e chiusure a singhiozzo, per commesse e commessi ci sono nuove opportunità di inserimento su tutto il territorio nazionale. Ad offrirle sono principalmente le catene di abbigliamento, la Gdo e la Gds.

3. Autisti e spedizionieri: in Italia il mercato delle aziende che si occupano di logistica è in piena salute, grazie all’esplosione dell’e-commerce degli ultimi anni. Dietro questo enorme giro di affari si nasconde un mondo complesso che non può fare a meno del lavoro sia di risorse poco qualificate, sia di quelle più specializzate. Nel 2023 ci saranno opportunità di inserimento, in particolare, per autisti e spedizionieri, oltre che per figure maggiormente specializzate, come gli addetti al controllo qualità.

4. Camerieri: se la pandemia ha stravolto il comparto Horeca, producendo un drastico turnover della forza lavoro, quella a cui abbiamo assistito nel corso dell’anno è stata una forte spinta alle assunzioni di camerieri, barman, chef e pizzaioli, che ha rivelato come il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro sia ormai un fenomeno strutturale del comparto. Le opportunità di lavoro non mancheranno nemmeno nel 2023, soprattutto per professionisti con esperienza, a cui i datori di lavoro devono però garantire tutele, diritti e adeguata retribuzione.

5. Operai metalmeccanici: la ricerca di personale tecnico con le competenze richieste dall’industria 4.0 è uno dei principali nodi da sciogliere per il futuro delle imprese metalmeccaniche, che non hanno ben gestito il ricambio generazionale e corrono oggi ai ripari, assumendo personale anche da formare parzialmente pur di coprire le carenze di personale. Chi sta cercando occupazione in questo settore avrà ottime chance di trovarla.

«Il lavoro in somministrazione rappresenta spesso il punto di partenza, o di ripartenza, per molti lavoratori - spiega Paolo Andreozzi, fondatore di Jobtech – ed è una buona notizia che per loro il mercato offra numerose opportunità di inserimento. Il lavoro del futuro dovrà essere ibrido (in parte remoto e in parte in presenza), trasparente per ciò che riguarda retribuzioni, tutele e mansioni e rispettoso del benessere mentale del dipendente. Sono questi gli elementi che soprattutto i più giovani non vogliono mettere in discussione e chi offre lavoro deve tenerlo bene a mente se si vuole colmare davvero il mismatch tra domanda e offerta (ricordiamo che per il 41% delle imprese italiane trovare dipendenti, nel 2022, è stato difficile se non impossibile). La ricerca di personale, oggi, è particolarmente attiva, ma l’outlook sul Pil è ancora negativo: è proprio in questo scenario di incertezza che Jobtech vuole lasciare il segno, offrendo opportunità trasparenti e giuste alle persone, e mettendo a disposizione delle aziende i servizi, la consulenza e la tecnologia per sviluppare al meglio i talenti».

A Palermo bando per 306 operai, addetti alla sicurezza nelle stazioni

Sono 306 i posti a tempo indeterminato come operaio della Rap-Risorse ambiente Palermo. È possibile presentare la domanda per candidarsi e tentare di essere assunti dalla partecipata comunale che si occupa di rifiuti. Il bando, che prevede una valutazione per titoli, avrà validità fino al prossimo 27 gennaio e per candidarsi sarà necessario accedere al sito www.rapspa.concorsismart.it, autenticarsi attraverso lo Spid (l'identità digitale) e compilare la domanda. Prima di tutto sarà necessario riempire i campi relativi all'anagrafica. Nome e cognome, codice fiscale, data e città di nascita, stato civile, email e pec, cellulare, residenza, eventuale domicilio e patente di guida in corso di validità esente da provvedimenti di revoca, ritiro e sospensione (sarà necessario allegare una copia fronte-retro). Tra i requisiti generici, invece, è bene specificare cittadinanza, Paese, iscrizione nelle liste elettoriali, condanne penali riportate, procedimenti penali in corso, posizione rispetto agli obblighi di leva, destituzione o licenziamento dalla pubblica amministrazione e idoneità psico-fisica all'impiego. Il candidato dovrà godere anche di alcuni requisiti specifici come: età non inferiore ai 18 anni, cittadinanza italiana o di uno stato membro della Unione Europea (in tal caso si richiede un'adeguata conoscenza della lingua italiana), godimento dei diritti civili e politici, assenza di interdizione dai pubblici uffici, nonché assenza di dichiarazione di temporanea interdizione o inabilitazione e infine non si deve trovare in situazioni di incompatibilità o conflitto di interessi con la Rap. Saranno necessari il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media). I candidati potranno infatti allegare alla domanda i titoli accademici e di studio tra diploma, laurea, specializzazione, master, dottorati e abilitazioni. Per i titoli di studio conseguiti all'estero è necessario compilare la sezione con i dati del provvedimento. In questi campi dovranno essere indicati anche gli estremi del decreto che equipara il titolo di studio conseguito all'estero a un titolo di studio italiano. Infine, prima di premere invio e spedire la domanda, sarà necessario fornire ulteriori informazioni aggiuntive come figli a carico, situazione lavorativa (se occupato a tempo indeterminato altrove o se disoccupato). Tra le info richieste anche il modello C2 scheda anagrafico professionale (Sap) rilasciata dal Centro per l'impiego competente per residenza. Per perfezionare la candidatura, infine, dovrà essere effettuato un bonifico di 15 euro come contributo di iscrizione alla selezione.

«Oltre 300 assunzioni all'anno per tre anni, dal 2023 al 2025 compreso, fino a raggiungere un organico di 1.500 persone per garantire più sicurezza nelle stazioni italiane, sui treni e nelle aree ferroviarie. È il piano sulla scrivania del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che è in costante contatto con il gruppo Fs e con il Viminale con
l'obiettivo di supportare le forze dell'ordine irrobustendo il numero degli addetti alla sicurezza». Lo indicano fonti del ministero. Si punta a «innalzare il livello di tranquillità negli hub di Milano, Firenze, Roma e Napoli con l'obiettivo di rafforzare i controlli anche negli hub di prossima attivazione (tra il 2023 e il 2026) a Venezia, Torino e Bari e nei vari presidi territoriali esistenti o che saranno
inaugurati a breve: si tratta di uffici che garantiscono servizi al pubblico e sono localizzati a Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo. In un orizzonte più a lungo termine ci sarà
il taglio del nastro anche a Trento, Trieste, Perugia, Pescara, Cagliari. Un aspetto che viene evidenziato citando le statistiche raccolte dal gruppo Fs: i furti a danno dei viaggiatori hanno colpito, negli ultimi cinque anni, soprattutto Milano Centrale (2mila
furti, 256 negli ultimi due anni), Roma Termini (più di 1.000, 88 negli ultimi due anni), Bologna Centrale (più di 500), Pisa (più di 500), Roma Tiburtina (più di 300), Napoli Centrale (più di 250, 62 negli ultimi due anni), La Spezia Centrale (più di 200), Torino Porta Nuova (più di 200). Il Gruppo Fs «con la progressiva introduzione dei gate, rileva dal 2015 una riduzione del numero dei furti dell'80,4%». Ma viene evidenziato anche che purtroppo nelle aree ferroviarie si registrano altri episodi illegali come il furto di rame o aggressioni al personale. Nel 2022 sono avvenute 32 aggressioni ai lavoratori: 4 a Milano Centrale, 13 a Firenze Santa Maria Novella, 5 a Roma Termini, 10 a Napoli Centrale. Il tutto senza dimenticare gli atti vandalici come i graffiti e in generale i
danneggiamenti a danno degli asset ferroviari (stazioni e treni) e atti di sabotaggio per bloccare la normale attività, una massiccia presenza di viaggiatori senza biglietto, attività abusive di vario tipo come occupazioni, vendita illecita, presenze moleste.


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