venerdì 7 maggio 2021
L'idea è creare un sistema con regole unificate (anche sulle tasse) per attrarre ancora più investimenti sui green bond. Sarebbe una "prova generale" del mercato unico dei capitali
Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea

Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea - Ecb

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Per l’Europa è il momento di creare un mercato unico dei capitali green. Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha presentato per la prima volta questa proposta partecipando alla conferenza della Commissione europea sulla Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità. «Credo che la transizione ecologica ci offra un’opportunità unica di costruire un vero mercato unico dei capitali che trascende i confini nazionali – ha detto Lagarde – o qualcosa che chiamerei mercato unico dei capitali green».

L’idea è quella di creare un sistema in cui, per esempio, un’azienda possa preparare un’obbligazione per finanziare progetti sostenibili ed emetterla su un mercato in cui possono investire direttamente società e risparmiatori dei ventisette Stati membri. Servono diversi passaggi per arrivare a que- sto risultato. Le regole uniche sulla rendicontazione della sostenibilità sono fondamentali: ogni azienda in Europa deve adottare gli stessi parametri per misurare il proprio impatto su ambiente e società, così come già avviene per la contabilità finanziaria. Un secondo passaggio chiave sottolineato da Lagarde è quello della definizione di uno standard europeo sulle obbligazioni green.

La Commissione ci sta già lavorando: anche in questo caso si tratta di creare parametri precisi e semplici per rendere più trasparente il mercato delle obbligazioni verdi e facilitare il confronto tra un bond e l’altro. Servirebbe poi un trattamento fiscale unificato: un’aliquota unica europea sulla finanza green. Un altro passaggio necessario è quello di uno schema unico per gestire i casi di insolvenza.

Il percorso disegnato da Lagarde è impegnativo, ma se l’Europa riuscisse a dotarsi di un mercato unico per i capitali verdi potrebbe conquistare una salda leadership mondiale sul fronte della finanza sostenibile.Già oggi l’Ue è il riferimento mondiale per le emissioni di green bond: circa il 60% delle obbligazioni verdi emesse nel 2020 sono di aziende europee.

La finanza sostenibile in Europa è triplicata dal 2015 al 2020: lo scorso anno con una crescita del 37% il totale dei prodotti finanziari ESG ha superato i 1.200 miliardi di euro. Il mercato unico potrebbe rafforzare questa posizione di forza. L’Europa, ha ricordato Lagarde, ne ha bisogno: occorrono 330 miliardi di investimenti all’anno per raggiungere gli obiettivi climatici indicati per il 2030, e altri 125 miliardi all’anno per la trasformazione digitale.

La creazione di un mercato unico dei capitali green sarebbe preparatoria a quella di un mercato unico di tutti i capitali. Partire dagli asset ecologici permetterebbe di «testare e mettere in campi alcune delle misure che servono per proseguire con la più generale integrazione dei mercati» ha ricordato Lagarde: «Ci permetterebbe di rendere la nostra economia più resiliente davanti agli choc e adatta al future, il tutto evitando gli scenari peggiori per il cambiamento climatico. A mio parere è un’opportunità troppo buona per non essere colta».

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