lunedì 23 marzo 2020
La banca centrale americana interviene di nuovo, ma Wall Street apre negativa. A due ore dalla chiusura Milano perde lo 0,8%. Stabile lo spread
L'indicazione Bear Market vicino a Wall Street: quando le Borse perdono più del 20% entrano nella fase "dell'orso"

L'indicazione Bear Market vicino a Wall Street: quando le Borse perdono più del 20% entrano nella fase "dell'orso" - Ota Photos, Flickr

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La Federal Reserve ha annunciato un nuovo piano di stimoli monetari per aiutare l’economia americana a contrastare la crisi scatenata dall’epidemia del Covid-19, ma il suo nuovo intervento non è bastato a rassicurare gli investitori. La mossa più significativa tra quelle annunciate dal direttivo della Fed (il Federal Open Market Committee) è stata l’eliminazione dei limiti di acquisto di titoli pubblici e privati con nuova moneta.

A inizio marzo la banca centrale aveva riaperto gli acquisti di titoli del Tesoro e altri basati sui mutui dando l’indicazione delle cifre che avrebbe comprato, rispettivamente 500 e 200 miliardi di dollari totali. Oggi ha invece chiarito che comprerà titoli senza limiti espliciti, ma «nell’ammontare necessario per sostenere il buon funzionamento del mercato e l’efficacia trasmissione della politica monetaria alle condizioni finanziarie generali e all’economia».

Gli acquisti della Fed potranno anche riguardare altri titoli basati su prestiti e mutui che prima erano esclusi dal piano. Tra le altre misure un altro taglio ai requisiti per le banche e l’anticipazione di un nuovo programma per sostenere i prestiti alle piccole e medie imprese.

Wall Street ha comunque aperto in calo: l’indice Dow Jones è sotto dell’1,5%. Migliora, invece, la giornata delle Borse europee, che era partita con cali di oltre il 3% che con l’avvicinarsi della chiusura si sono ammorbiditi. A due ore dalla fine degli scambi, Milano perde lo 0,8%, Francoforte l’1,8%, Parigi l’1,7%. Continua ad essere pesante Londra, giù del 3,2%.

Hanno chiuso di nuovo in calo anche le Borse asiatiche: Hong Kong ha lasciato il 4,9%, Shanghai il 3,1%. Bene, invece, Tokyo, che ha guadagnato il 2%.

Stabile il tasso dei Btp italiani decennali, all’1,60%. Lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi è a 197 punti.

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