mercoledì 20 giugno 2018
Dopo la crescita del 2017 i prestiti legati agli acquisti rallentano nei primi mesi dell'anno. Frenano quelli per auto e moto, in calo le surroghe dei mutui.
La frenata del credito al consumo
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Primi segnali di rallentamento del credito al consumo dopo la fiammata legata alla ripresa economica. In linea con l’andamento del Pil si registra un calo dovuto soprattutto al settore immobiliare e automobilistico. Negli ultimi mesi del 2017 e nella prima parte di quest’anno i flussi di nuovi prestiti alle famiglie hanno proseguito il trend di crescita, sebbene a ritmi più contenuti rispetto ai due anni precedenti e con alcune differenze. Mentre frenano i mutui con la conferma della brusca riduzione delle surroghe.

Sono i dati contenuti nella 44esima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia e presentato ieri a Milano presso la sede della Camera di Commercio. Nel 2017 le erogazioni di credito al consumo sono cresciute del 9% rispetto al 2016, proseguendo così la performance positiva evidenziata negli ultimi anni, seppure ad un tasso di crescita meno sostenuto rispetto al passato. Il trend di rallentamento si è ulteriormente accentuato nel primo trimestre del 2018: i flussi erogati segnano infatti un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A pesare il rallentamento dei prestiti personali (+2,7%) nel trimestre e dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto e moto. Questi ultimi, dopo un 2017 chiuso con una crescita a doppia cifra, nel primo trimestre segnano un +5,2%. Contrazione poi per i mutui che nel primo trimestre registrano un -3,4% cui si aggiunge la conferma della netta riduzione delle surroghe (-35,6%), un dato questo legato al progressivo assottigliarsi del numero di contratti in corso per i quali l’operazione potrebbe essere conveniente.

Fanno registrare invece un aumento i prestiti per l’acquisto di elettrodomestici. Per quanto riguarda i canali di erogazione del credito al consumo i punti vendita convenzionati e gli sportelli bancari si confermano i canali d’elezione, intercettando la clientela con un migliore profilo di rischio. Ancora contenuta la distribuzione via web.

Sostanzialmente stabile il livello di rischiosità del credito, che si conferma sui livelli pre-crisi, se non più bassi. Nel triennio 2018-2020 i flussi di credito al consumo continueranno a mostrare un trend positivo sebbene in graduale contenimento.

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