martedì 18 giugno 2019
Da oggi al 20 giugno oltre 50mila candidati sono attesi alla Fiera di Roma per partecipare al test che selezionerà quasi 3mila persone
La carica dei navigator, al via il concorsone
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Da oggi al 20 giugno oltre 50mila persone sono attesi alla Fiera di Roma per partecipare al mega concorso che selezionerà quasi 3mila navigator. La figura, nata con il reddito di cittadinanza, andrà ad affiancare i Centri dell'impiego nell'individuazione di un lavoro per i beneficiari del sussidio. Le chance non sono molte: secondo l'Anpal, l'Agenzia per le politiche attive - società pubblica interamente partecipata dallo Stato italiano - sono attesi 53.907 candidati per 2.980 posti. In pratica sarà assunto un candidato su 18. Unico requisito richiesto la laurea. Ma cosa fa e quanto guadagna un navigator? «Il navigator - spiega l'Anpal - sarà la figura centrale dell'assistenza tecnica fornita ai Centri per l'Impiego per l'introduzione del reddito di cittadinanza». Il "mandato" scadrà il 30 aprile 2021. Mentre il compenso lordo annuo, è di 27.338,76 euro oltre a 300 euro lordi mensili a titolo di rimborso forfettario delle spese di viaggio, vitto e alloggio. Dal concorso usciranno i 2.980 profili da distribuire in ciascuna zona d'Italia per «uniformare gli standard dei servizi per l'impiego su tutto il territorio nazionale».

Il parere dei candidati
Dopo più di un’ora dall’inizio della prova sono usciti i primi candidati. Antonio, 31 anni, laureato in Giurisprudenza a Bologna si era preparato abbastanza bene al concorso: ci ha messo 70 minuti a rispondere alle 100 domande previste (in anticipo quindi di mezz’ora sul tempo totale a disposizione). E sulla prova ha detto: «Non era così infattibile, ma nemmeno semplicissima, diciamo abbastanza facile. Sono abbastanza ottimista sull’esito». Le domande del quiz «vanno molto nello specifico sul diritto del lavoro, la maggior parte infatti verteva sulla parte laburistica», ha continuato Antonio, aggiungendo che gli piacerebbe molto diventare navigator. «Non avevo mai considerato una carriera di questo tipo, perché non ne conoscevo l’esistenza, fino a poco tempo fa lavoravo nel settore del credito, ma mi auguro di passare il concorso, sebbene si tratti di un contratto da precario». Una tuta a fiori, i capelli castani raccolti in una treccia e un sorriso stampato sul viso.

FOTOGALLERY Volti e storie da aspiranti navigator

Col passo svelto, Paola, 35 anni da Senigallia, ha un evidente pancione da ottavo mese di gravidanza. «Faccio questo concorso perché lavoro già in questo settore, in un ente di formazione privato, per me passarlo sarebbe sicuramente un passo avanti», ha spiegato Paola e a chi le ha chiesto se la spaventava la precarietà del posto di lavoro offerto (un tempo determinato di due anni a partire dalla firma del contratto) ha risposto risoluto: «Assolutamente no, sarei comunque molto contenta di diventare navigator». E poi c’è anche Cesare, che non fa parte dell’identikit tipico del candidato: non è una donna (il 73% degli ammessi lo è), ha quasi 50 anni e non viene dal Sud. È uno psicologo anconetano e lavora da anni nel turismo, affittando appartamenti per l’estate. Quella di diventare navigator è per lui l’opportunità di tornare a fare il lavoro che ha sempre sognato e per cui ha studiato tanti anni: «Sono laureato in Psicologia del lavoro, ho fatto l’operatore in una comunità per stranieri e mi occupavo del loro reinserimento, ma ormai sono tanti anni che non lavoro più in quel settore. Mi piacerebbe molto diventare navigator, apprezzo soprattutto che dopo tanti anni per la prima volta sia stato emesso un bando pubblico per chi ha studiato psicologia del lavoro».

L'identikit dei candidati
La maggior parte degli aspiranti navigator è donna (il 73%) e per la metà ha tra i 30 e i 40 anni, prevalentemente con lauree in Giurisprudenza (16.953), Psicologia (12.080) e Scienze economico-aziendali (7.242). Molti vengono dal Sud. In Campania c'è il maggior fabbisogno di navigator (471); la sola provincia di Napoli ne prevede 274. Segue la Sicilia con 429 posti di cui 125 a Palermo e 100 a Catania. Al Nord c'è la Lombardia con 329 navigator, di cui 76 a Milano e 50 a Brescia, mentre nel Centro Italia è il Lazio la regione che ha maggiore necessità di copertura con 273 operatori (195 nella provincia di Roma). Intanto sono già partiti i ricorsi. Circa 20mila aspiranti navigator sono stati esclusi per il basso voto di laurea. Lo scopo è di limitare il numero dei partecipanti all'unica prova selettiva e velocizzare la procedura, che già di per sé per come è stata strutturata è velocissima: un test a risposta multipla di 100 domande, chi totalizza il punteggio più alto vince. Ma uno degli esclusi ha deciso di andare a fondo e il giudice del lavoro del Tribunale di Catania lo ha riammesso in gioco, proprio alla vigilia delle prove. Creando un precedente per tutti gli altri ricorsi il cui esito arriverà a concorso terminato.

La lettera aperta dei precari di Anpal Servizi
Anpal Servizi, la società in house di Anpal controllata dal ministero del Lavoro, che ha messo a bando i circa 3mila posti per diventare navigator a tempo determinato (con un contratto di due anni) «fa ampiamente uso di lavoro precario e presto, con la vostra assunzione, sarà una azienda con il 90% di contratti a termine, raggiungendo un primato a livello europeo». Così si legge nella lettera aperta che il Coordinamento nazionale dei precari di Anpal Servizi ha scritto ai circa 54mila candidati che da oggi fino a venerdì sosterranno la prova di selezione. Negli ultimi mesi - fa notare il coordinamento che riunisce i 654 precari dell'Agenzia tecnica del ministero del Lavoro - «come se non bastasse, a causa degli effetti collaterali del decreto Dignità, molti nostri colleghi a cui è scaduto il contratto a tempo determinato, non hanno ottenuto alcuna risposta, e da ricollocatori sono diventati nuovi soggetti da ricollocare. Altri ancora, scadranno nei prossimi mesi». La lotta che i precari conducono da circa un anno per la stabilizzazione «non è neppur minimamente in contrapposizione con le vostre future assunzioni, anzi, pensiamo che l'eventuale successo della nostra vertenza non potrà che creare vantaggi anche per il vostro futuro lavorativo», si spiega nella lettera in cui gli operatori di Anpal Servizi fanno gli auguri ai candidati navigator e lanciano loro un messaggio: «Questo è il momento di costruire forme di solidarietà tra vecchi e nuovi precari», per questa ragione «vi chiediamo, sin da subito, di solidarizzare con la nostra vertenza».

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