martedì 10 gennaio 2023
I talenti provenienti da altri Paesi possono rivelarsi una risorsa preziosa anche per l’economia dell'Italia. A gennaio opportunità per oltre 1.500 figure professionali
Una filiale dell'Agenzia per il lavoro Etjca

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Dall'inizio del 2022, milioni di persone hanno lasciato il proprio Paese a causa della pandemia, dell'accelerazione dei cambiamenti climatici e della situazione geopolitica ed economica internazionale. Se la migrazione transfrontaliera genera attualmente una produzione economica di circa 9mila miliardi di dollari l’anno, questa cifra potrebbe più che raddoppiare entro il 2050, raggiungendo circa 20mila miliardi di dollari, secondo la ricerca Migration matters: a human cause with a $ 20 trillion business case, pubblicata da Boston Consulting Group (Bcg), in collaborazione con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). «È necessario cambiare il paradigma della migrazione - spiega Johann Harnoss, partner and associate director for Innovation di Bcg-. Per le aziende, infatti, la migrazione può rappresentare un vantaggio competitivo essenziale: quello che oggi è un costo opportunità di oltre 1.000 miliardi di dollari, entro il 2050 potrebbe trasformarsi in un'opportunità da 20mila miliardi di dollari». Più di 280 milioni di persone - il 3,6% della popolazione mondiale - vivono in Paesi diversi da quello in cui sono nati. La destinazione principale, negli ultimi 50 anni, sono stati gli Stati Uniti: nel 2020 hanno ospitato più di 50 milioni di immigrati, seguiti dalla Germania (16 milioni) e dall'Arabia Saudita (13 milioni). Di questi, circa 169 milioni erano lavoratori, di cui 70 milioni donne. In Italia sono presenti circa 6,4 milioni di immigrati, il 10% della popolazione totale del Paese. E se attualmente più della metà della popolazione italiana è in età lavorativa (15-64 anni), entro il 2050 i numeri potrebbero abbassarsi drammaticamente. Già per la fine di quest'anno, infatti, si stima un calo della popolazione in età lavorativa di circa il 7% e al 2050 questa percentuale raggiungerà ben il -28%. Considerato che la carenza di manodopera costa all’Italia intorno ai 15 miliardi di dollari ogni anno (2022), i talenti provenienti da altri Stati possono rivelarsi una risorsa preziosa anche per l’economia del nostro Paese. Stando a una ulteriore indagine di Bcg, When innovation has no borders, culture is key, condotta tra gli amministratori delegati di aziende in dieci nazioni nelle principali geografie del mondo, il 72% di essi ritiene che «la migrazione sia positiva per lo sviluppo del Paese», al contrario rispetto a quanto ritenuto dal 41% dell'opinione pubblica di questi Stati. Tuttavia, seppure il 95% dei ceo affermi di voler creare team più diversificati a livello globale, solo il 5% adotta strategie per riuscirci e avere un impatto a lungo termine. D’altronde, le principali preoccupazioni sociali dei leader aziendali sono attualmente cinque e cioè: povertà globale, clima e sostenibilità, stabilità geopolitica, formazione e digitalizzazione. Il fenomeno della migrazione non appare quindi tra queste. «Nonostante l'innegabile contributo dei migranti alle economie globali, c'è ancora molto da fare per sostenere i loro diritti e sfruttare appieno il loro potenziale - dichiara Ugochi Daniels, vicedirettore generale dell'Oim -. Investire in una migrazione sicura, ordinata e dignitosa non è solo la cosa giusta da fare, ma anche la più intelligente». Le organizzazioni con un alto numero di immigrati nei propri leadership team hanno in media una redditività superiore di circa il 15% - 2,2 punti percentuali se misurata in termini di utili al lordo di interessi e imposte di vendita, e hanno il 75% di probabilità in più di essere innovatori di livello mondiale. Nel 2020, per esempio, il 28% delle 2mila maggiori società quotate in Borsa al mondo ha reso nota la cittadinanza dei propri membri del Consiglio di amministrazione e del gruppo dirigente e, tra queste aziende, il 26% dei dirigenti a livello di Cda proveniva da un Paese diverso da quello della sede centrale dell'azienda. La mancanza di manodopera è costata oltre 1.300 miliardi di dollari nel 2022
a livello globale, raggiungendo il suo massimo storico a metà del 2022.
Stati Uniti, Cina, Germania, Regno Unito e Canada i più colpiti. Esaminando le 30 maggiori economie mondiali, però, Bcg ha rilevato 30 milioni di posti di lavoro scoperti. Per risolvere il problema saranno quindi necessari salari più alti, automazione, istruzione e riqualificazione, ma le aziende dovranno prendere in considerazione anche la migrazione. Per questo lo studio propone tre strategie:
- Attrazione dei talenti: sviluppare una strategia globale e adottare nuove norme linguistiche, globalizzare le assunzioni, utilizzare nuove piattaforme di recruiting per scoprire talenti “nascosti” e consentire un maggior numero di operazioni a distanza;
- Innovazione globale: implementare una strategia per sfruttare la varietà di talenti nei team diversificati a livello globale attraverso la creazione di reti di migrazione, programmi di tirocinio e facendo valore delle differenze culturali;
- Diritti umani globali: farsi garanti dei diritti dei migranti prima, durante e dopo la migrazione, assicurando che le pratiche aziendali siano allineate con gli standard internazionali del lavoro. L'impegno delle imprese rafforza le strutture di governance che proteggono e tutelano i diritti dei migranti ed è fondamentale per sviluppare percorsi migratori più sostenibili e legali.

A gennaio opportunità per oltre 1.500 figure professionali

L'Agenzia per il lavoro Etjca propone nel mese di gennaio oltre 1.500 posizioni lavorative su tutto il territorio nazionale. In Lombardia posizioni come banconisti di pasticceria, part-time e full-time, operai addetti al confezionamento alimentare e scaffalisti, inoltre si ricerca un addetto all’assemblaggio, incollaggio e cucito per il settore pelletteria. In Piemonte si ricercano tre falegnami esperti e uno stagista falegname, un disegnatore 2D e addetti al confezionamento alimentare. In Veneto si seleziona un impiegato amministrativo contabile, un disegnatore solidworks, inoltre si segnalano diverse ricerche attive per operatori e operatrici di magazzino in orario notturno. In Liguria si ricercano un addetto ufficio tesoreria, un impiegato addetto al data entry, inoltre sono richiesti operatori fast food. In Emilia-Romagna sono richiesti addetti al magazzino, inoltre si selezionano un tappezziere, un carpentiere edile e un montatore meccanico junior. In Umbria si selezionano un contabile, un saldatore, un programmatore Cad/Cam. Nel Lazio ci sono opportunità come aiuto cuoco e cameriere di sala, inoltre nella capitale si ricercano autisti di autobus e di bus turistici, In Abruzzo sono attive diverse ricerche per operai metalmeccanici e operai di produzione. In Toscana si assumono un receptionist per attività di front office, un addetto al reparto aggiunteria calzature, un addetto alla manovia e un tirocinante risorse umane. In Sardegna si ricercano un conduttore di impianti di confezionamento e un operatore idraulico; in Sicilia si ricercano addetti alla vendita e inoltre si segnala che la filiale di Catania, in collaborazione con Caf, organizza un corso di formazione professionale – Operatore Fiscale 2023 – totalmente gratuito, che interesserà tutte le province della Sicilia. In Puglia si ricercano cucitrici industriali, un responsabile contabilità e amministrazione e un termoidraulico industriale. In Calabria vengono assunti un operatore service desk in lingua italiano – greco e addetti assistenza cliente inbound. I potenziali candidati possono consultare il database di offerte di lavoro oppure inviare la candidatura spontanea attraverso il sito.www.etjca.it.

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