venerdì 27 maggio 2022
È uno degli effetti dell'impennata del costo delle quotazioni di gas e petrolio. In quattro mesi la bilancia commerciale è negativa per 8,7 miliardi di euro
Una sezione polacca del gasdotto Yamal, che era uno dei principali punti di accesso del gas russo in Europa

Una sezione polacca del gasdotto Yamal, che era uno dei principali punti di accesso del gas russo in Europa - Reuters

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L’impennata dei prezzi di gas, petrolio e carbone in seguito all’invasione dell’Ucraina ha aumentato drammaticamente lo squilibrio commerciale tra Italia e Russia. Ad aprile, dicono i numeri dell’Istat, il valore delle importazioni di prodotti russi in Italia è più che raddoppiato rispetto a un anno fa (+118,8%) mentre le esportazioni italiane in Russia si sono dimezzate (-48,4%).

Con il risultato che il mese scorso la bilancia commerciale Italia-Russia è stata negativa per 2,45 miliardi di euro.

I dati per i primi quattro mesi dell’anno sono anche peggiori: +144,4% le importazioni dalla Russia, -19,3% le esportazioni, per un passivo cumulato di 8,7 miliardi di euro.

L’Istat nell’aggiornamento non offre il dato puntuale delle diverse merci per singolo Paese, ma basta incrociare i dati per vedere che il nodo è l’energia. A livello generale, infatti, il commercio extraeuropeo chiude i primi quattro mesi con un passivo di 8,5 miliardi di euro, causati quasi interamente dai beni energetici (-30,7 miliardi) senza i quali la bilancia commerciale sarebbe invece positiva per 22,2 miliardi di euro. E difatti oltre all'import dalla Russia è molto aumentato (+109,6%) anche quello dai Paesi dell'Opec, che associa i grandi esportatori di petrolio.

La tendenza non è molto diversa da quella dell'intera Unione Europea: nel primo trimestre, calcola Eurostat, le importazioni russe in Europa sono aumentate del 104,2% rispetto a un anno fa, mentre le esportazioni sono diminuite dell'8,4%, per un passivo della bilancia commerciale esploso da 10,8 a 45,2 miliardi di euro.

Nel 2021 l’Italia aveva importato dalla Russia merci per 17,6 miliardi di euro: 13,3 miliardi tra combustibili e minerali e 2,6 miliardi di metalli. L’export italiano verso la Russia (7,7 miliardi lo scorso anno) era rappresentato soprattutto da macchinari (2,7 miliardi di euro) e abbigliamento (445 milioni).

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