lunedì 20 novembre 2017
In Fiera gli artigiani "produttori di bellezza" e i visitatori vivono un'esperienza di condivisione che va oltre l'acquisto
Intiglietta: il segreto del successo? mettere l'uomo al centro
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«Con questo siamo a quota ventidue». L’Artigiano in Fiera è ormai un appuntamento "fisso" per lo shopping natalizio dei milanesi e dei lombardi, ma sono numerosi i turisti che arrivano in città proprio per perdersi tra le migliaia di oggetti di artigianato esposti nei padiglioni della Fiera di Rho-Pero, che quest’anno saranno dieci. Un successo di pubblico e di vendite che non conosce crisi, nemmeno al tempo dell’e-commerce. Con Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. (la società specializzata nella gestione di fiere), facciamo il punto sulla storia e sul futuro della manifestazione.

Presidente Intiglietta, partiamo dalle origini, com’è nata l’idea di fare una fiera dell’Artigianato?
É nata 23 anni durante un colloquio con l’allora presidente dell’Ente Fiera Milano, Cesare Manfredi. A quel tempo c’erano soltanto 82 fiere, tutte molto specializzate, e il presidente mi disse che mancava una fiera dell’artigianato, che nessuno la voleva fare perché era considerato un settore marginale. «Ci vorrebbe qualcuno con la passione per l’uomo» mi disse Manfredi. Io accettai la sfida ed iniziai a girare per l’Italia in cerca di artigiani da coinvolgere. L’intuizione fu quella di fare una fiera che fosse un momento di festa, una vera e propria feria.

Oggi è diventata una tradizione, un po’ come la storica fiera degli Ohbej! OhBej!. Qual è il segreto di questo successo?
Sono molti, ma il principale credo sia l’attenzione verso i cittadini: la fiera è gratis, così si può tornare più volte, è aperta anche di sera ormai tutti i giorni. É una sorta di villaggio globale all’interno del quale si può girare il mondo pur senza muoversi da Milano. Siamo partiti con 600-700 artigiani, 3 piccoli padiglioni e 300mila visitatori che erano già il doppio rispetto alle mie aspettative. Adesso abbiamo 3200 artigiani da 100 paesi, 40 ristoranti e altrettanti punti ristoro, 200mila prodotti unici e molti eventi culturali legati alla musica, al teatro e alla danza. Lo spostamento nel nuovo polo fieristico ci ha fatto fare un salto di qualità ulteriore, gli spazi sono molto più confortevoli.

Qual è il tema dell’edizione di quest’anno?
Il cuore della fiera, che ripeto per noi è soprattutto festa, resta l’uomo, non a caso quest’anno vogliamo celebrare i «creatori di bellezza e di bontà», gli artigiani che creano qualcosa di buono e di bello per gli altri. In fiera si incontrato persone che hanno tradizioni, religione e colori della pelle diversi e tutti convivono in pace, sembra una cosa scontata ma in realtà non lo è. Nel villaggio dell’Artigiano in Fiera si crea uno scambio tra artigiani e visitatori, un’esperienza che va oltre l’acquisto.

Quali sono le novità principali quell’edizione, cosa troveremo nei padiglioni?

Abbiamo deciso di puntare sulle tradizioni millenarie di alcuni paesi. Ad esempio ci sarà un padiglione dedicato alla Cina: vogliamo recuperare idealmente la via della seta. Ma daremo molto spazio anche al Medio Oriente: ci sarà l’Iran con la sua produzione di tappeti, la ceramica, i datteri e lo zafferano, e la Siria che cerca di rinascere.

Cosa si aspetta dal futuro per l’Artigiano in Fiera? Non teme la concorrenza del commercio on-line?
La crescita dei nostri artigiani, l’arrivo di altri compagni di viaggio. L’e-commerce non ha avuto alcun effetto sulla fiera che anzi continua a crescere in termini di pubblico e di vendite. I nostri analisti ci dicono che in media il 95% di chi viene fa degli acquisti. Detto questo, proprio perché siamo pronti ad accettare le nuove sfide, stiamo lavorando per fare un ulteriore salto: trasferire la nostra esperienza di fisicità anche sul web, cercando di sfruttare le sue potenzialità. Abbiamo già realizzato la piattaforma Artimondo dove oggi si trovano prevalentemente artigiani italiani che vendono i loro prodotti in tutta Europa e speriamo di allargare la partecipazione il più possibile. Con l’obiettivo di ricostruire sul web una Fiera dell’Artigianato che duri tutto l’anno.

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