martedì 17 marzo 2020
Dopo la moratoria sui crediti, la banca allarga il plafond di prestiti e garantisce liquidità. Il ceo Messina: dobbiamo consentire alle aziende di ripartire il prima possibile
Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo

Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo - Ansa

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Per aiutare le piccole e medie imprese nell’affrontare l’emergenza coronavirus, Intesa Sanpaolo ha avviato misure straordinarie per 15 miliardi di euro complessivi.

L’iniziativa prevede due strumenti. Il primo è un plafond di 5 miliardi di euro di nuove linee di credito di 18 mesi, con condizioni favorevoli, che possono essere richieste sia dagli attuali clienti che da chi non è cliente. Il secondo, riservato a chi è già cliente della banca, sono 10 miliardi di euro di liquidità a disposizione per finalità varie, a partire dai pagamenti urgenti.

Queste misure si aggiungono a quella che la banca aveva annunciato lo scorso 24 febbraio: una moratoria di 3 mesi delle rate dei finanziamenti in essere, per sola quota di capitale o per l’intera rata, prorogabile per altri 3-6 mesi a seconda della durata dell’emergenza.

«In questa fase di estrema emergenza, abbiamo il dovere di impegnare ogni risorsa, per dare il massimo sostegno alle imprese italiane e consentire loro, superate le difficoltà contingenti, di ripartire il prima possibile» ha spiegato Carlo Messina, ceo della banca, che ha aggiunto: «Siamo convinti che le capacità e la resilienza degli imprenditori italiani consentiranno al nostro sistema produttivo di recuperare rapidamente terreno e di riposizionarsi in maniera vincente nello scenario che emergerà dalla crisi».

Il 6 marzo Intesa Sanpaolo ha anche annunciato che donerà 100 milioni di euro a ospedali e centri di cura per affrontare l'emergenza.



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