martedì 13 dicembre 2022
Ancora troppi gli incidenti: rispetto all'anno scorso sono aumentati del 32,9%. In calo i decessi (-10,9%). Le iniziative di Inail legate alla formazione e alla ricerca
Ancora troppi gli infortuni sul lavoro in Italia

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Ancora troppi gli incidenti e le morti sul lavoro. Gli infortuni sono in aumento del 32,9% e per la sanità l’incremento è del 129,1%. In calo del 10,6% i decessi. Mentre le malattie professionali crescono del 10,2%. Questi i dati Inail relativi al confronto tra i primi dieci mesi di quest'anno rispetto al 2021. Servono più formazione e prevenzione per diffondere la cultura della sicurezza in tutte le imprese. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di ottobre sono state 595.569, in aumento del 32,9% rispetto alle 448.110 dei primi dieci mesi del 2021 (+41,3% rispetto alle 421.497 del periodo gennaio-ottobre 2020 e +11,5% rispetto alle 534.314 del periodo gennaio-ottobre 2019). I dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi dieci mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 385.707 del 2021 ai 522.147 del 2022 (+35,4%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 17,7%, da 62.403 a 73.422. Nello scorso mese di ottobre il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +31,3% nella gestione Industria e servizi (dai 379.405 casi del 2021 ai 498.013 del 2022), un -3,2% in Agricoltura (da 22.766 a 22.048) e un +64,4% nel Conto Stato (da 45.939 a 75.508). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare Sanità e assistenza sociale (+129,1%), in questo caso bisogna tener presente che il contagio Covid sul lavoro è classificato come infortunio professionale; Trasporto e magazzinaggio (+102,9%); Amministrazione pubblica, che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità – Asl - e amministratori regionali, provinciali e comunali (+65,4%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+61,5%). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+46,1%), seguito da Isole (+41,7%), Nord-Ovest (+39,7%), Centro (+35,9%) e Nord-Est (+18,3%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+84,3%), la Liguria (+59,2%) e il Lazio (+55,9%). L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un +54,3% (da 159.524 a 246.162 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +21,1% (da 288.586 a 349.407). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+34,9%), sia quelli extracomunitari (+24,8%) e comunitari (+20,6%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail entro lo scorso mese di ottobre sono state 909, 108 in meno rispetto alle 1.017 registrate nei primi 10 mesi del 2021 (-10,6%), sintesi di un decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-32,5%) e di un incremento tra maggio e ottobre (+11,7%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 127 casi in meno rispetto al periodo gennaio-ottobre 2020 (1.036 decessi) e 13 in più rispetto al periodo gennaio-ottobre 2019 (896 decessi). A livello nazionale i dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento per i primi dieci mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 815 a 659, per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 202 a 250. Il calo ha riguardato soprattutto l’industria e servizi (da 859 a 772 denunce), seguita da conto stato (da 46 a 32) e agricoltura (da 112 a 105).​

Accordi e corsi per prevenire gli infortuni sul lavoro

Diverse le iniziative per prevenire gli infortuni e diffondere la cultura della sicurezza del lavoro. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail ha approvato all’unanimità la Relazione programmatica 2023-2025. Gli indirizzi strategici indicati dal Civ ribadiscono il ruolo centrale dell’Inail nella costruzione di politiche sanitarie e di prevenzione più efficaci e nell’individuazione di nuove modalità per dare ulteriore sostegno alla sua centralità, partendo dal presupposto che proprio le imprese e le persone sono i terminali delle buone politiche e della corretta prassi. In attuazione di un protocollo mirato, per esempio, Roma Capitale e la Direzione regionale Inail del Lazio hanno promosso azioni comuni per accrescere le conoscenze di lavoratori, studenti e imprese sul sistema di diritti e doveri sanciti dalle norme per la salute e la sicurezza del lavoro. Nel quadro comunicativo della campagna Non a tutti i costi, sono stati programmati i primi appuntamenti per diffondere e sviluppare la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda le imprese, sono previste le prime edizioni degli incontri informativi, organizzati in collaborazione con il CefmeCtp, organismo paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia di Roma e provincia, rivolti ai datori di lavoro delle aziende che operano nei cantieri di Roma Capitale. Nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) delle scuole, attraverso il laboratorio Inail Serious Games-Sicuri si diventa! sarà applicato sul campo un modello di intervento formativo con l’utilizzo di un gioco progettato a fini educativi, in grado di stimolare il coinvolgimento attivo e riflessivo dei ragazzi. Saranno inoltre realizzati percorsi informativi e formativi rivolti alle studentesse e agli studenti dei Centri di formazione professionale gestiti da Roma Capitale, che si strutturano sull'ambiente lavorativo specifico e sulle attività svolte dagli allievi, con l’obiettivo di fornire nozioni teoriche e pratiche per operare in sicurezza. Interventi informativi sulla normativa e sulle competenze in materia sicurezza nei luoghi di lavoro sono invece rivolti alla rete dei Centri di orientamento al lavoro, con l’obiettivo di sensibilizzare i lavoratori e le lavoratrici in cerca di occupazione sui diritti e doveri in materia di sicurezza e tutele sul lavoro. «Territorio, attività sanitaria, ricerca, prevenzione, sostegno alle realtà che operano per il reinserimento, verifica sulle aree professionali ancora "non assicurabili" e che rischiano di essere escluse dalla protezione sociale Inail – sottolinea il presidente Guglielmo Loy – sono alcune delle priorità che il nuovo Civ intende perseguire. Fondamentale per le finalità dell’Inail è valorizzare l’attività di prossimità con il lavoro quotidiano svolto dalle donne e dagli uomini dell’Istituto. La carenza di personale in organico purtroppo ad oggi rappresenta per l’Istituto un elemento di forte criticità che può compromettere il pieno svolgimento dei compiti dell’Inail il cui fine primo è garantire la tutela degli interessi di tutti i suoi utenti». «Abbiamo bisogno dei migliori talenti del Paese per affrontare una grande sfida. Parliamo di questo quando proponiamo il dottorato di ricerca con il Politecnico di Milano da svolgere dentro Inail». Così il direttore generale dell'Inail, Andrea Tardiola, ha presentato le finalità della convenzione stipulata dall'Istituto e dall'Ateneo lombardo, con cui i due enti promuovono una collaborazione scientifica di alto livello. La cooperazione è finalizzata alla definizione di progetti di ricerca su tematiche di interesse comune, all'attuazione di sinergie per il rafforzamento delle capacità funzionali della pubblica amministrazione, utili alla realizzazione degli interventi previsti in particolare dal Pnrr, e per l'attivazione di borse di studio aggiuntive per i corsi di dottorato di ricerca. Cinque borse di studio per dottorati in ingegneria gestionale, meccanica e bioingegneria. In questo ambito, il Politecnico ha individuato per l'anno accademico 2022-2023 i corsi di dottorato e ha definito, in collaborazione con l'Inail, cinque borse di studio aggiuntive finanziate dall'Istituto, ripartite in tre borse per il dottorato in ingegneria gestionale, una per il dottorato in bioingegneria e una per il dottorato in ingegneria meccanica. La scadenza per partecipare fissata alle 14 del 16 dicembre 2022. La ricerca e la sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro sono al centro anche di un protocollo d’intesa sottoscritto dallo stesso dg dell'Inail, Andrea Tardiola, dall’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, che mette le basi per una collaborazione strutturata e permanente finalizzata alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, a partire dai cantieri del Pnrr. La Polizia di Stato e l’Inail hanno invece sottoscritto un protocollo d’intesa di durata triennale per la prevenzione degli incidenti e degli infortuni stradali. L’accordo rinnova la collaborazione avviata nel 2015 e conferma l’impegno delle parti nel promuovere la cultura della guida sicura, attraverso iniziative comunicative e campagne di sensibilizzazione rivolte anche ai giovani, per prevenire gli incidenti stradali in itinere e in occasione di lavoro con mezzo di trasporto, che costituiscono una delle principali cause di infortunio sul lavoro. Nei primi nove mesi del 2022 gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, sono stati 64.459 (il 12% del totale delle denunce di infortunio sul lavoro), 216 dei quali mortali. A questi si aggiungono altri 9.986 infortuni in occasione di lavoro con mezzo di trasporto, con 116 decessi. I casi mortali avvenuti fuori dell’azienda costituiscono quasi il 42% dei decessi denunciati all’Inail dall’inizio dell’anno. Con la pubblicazione del bando Bit, promosso insieme al centro di competenza Artes 4.0, prosegue l’impegno dell’Inail nel trasferimento tecnologico volto ad accelerare i processi di transizione ecologica e digitale, ripresa e crescita del sistema produttivo nazionale, con il sostegno alla ricerca e all’innovazione applicata alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Rivolto a start up, microimprese, pmi e grandi imprese con stabile organizzazione in Italia, nell’ambito del trasferimento scientifico, tecnologico e culturale, il bando mette complessivamente a disposizione due milioni di euro per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico o al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. I fondi saranno erogati sotto forma di contributo nella misura del 50% delle spese sostenute per ciascun progetto ammesso, per un importo minimo non inferiore a 100mila euro e un importo massimo fino a 140mila euro. L’assegnazione dei fondi avverrà sulla base di una graduatoria di merito, al termine di una procedura di selezione articolata in due fasi, dedicate alla verifica di ammissibilità delle domande e alla loro valutazione tecnico-scientifica. Le domande di finanziamento possono essere trasmesse fino al 16 gennaio 2023 attraverso la pagina sul sito di Artes 4.0, la sezione dedicata del portale Inail e sulla piattaforma on line della rete italiana dei competence center.

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