mercoledì 17 novembre 2021
La multinazionale giapponese ha inaugurato a Milano un nuovo quartier generale. Entro il 2025 i dipendenti raddoppieranno, ma mancano laureati Stem e tecnici qualificati
L'inaugurazione della nuova sede milanese di Ntt Data

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Cinquemila assunzioni nei prossimi cinque anni. Neolaureati nelle materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) ma anche giovani diplomati negli Its, gli istituti post diploma che offrono una formazione tecnica specializzata. Ntt Data, la multinazionale giapponese del settore dell’Information technology, ha inaugurato ieri a Milano il suo nuovo quartier generale a due passi dalla sede dell’Università Iulm. Si tratta di due edifici per un totale di 16 mila metri quadrati a impatto zero dove lavoreranno gli oltre duemila dipendenti del capoluogo lombardo (su un totale di 5mila), con una formula ibrida tra presenza in ufficio e smart working. Quella milanese è la prima tappa degli investimenti che la società prevede di fare in Italia e che interesseranno le sedi di Roma, Torino, Cosenza e Napoli per un investimento complessivo di 200 milioni di euro. La pandemia si può considerare come un 'acceleratore digitale' che ha imposto alle aziende e alla pubblica amministrazione una profonda trasformazione informatica. Un processo di modernizzazione irreversibile che con la straordinaria occasione del Pnrr può essere portato a termine a patto che si investa altrettanto nella formazione di profili professionali adeguati. Nell’immediato futuro nove lavori su dieci richiederanno competenze specifiche digitali e in un paese dove la disoccupazione giovanile è a livelli record (29,8% l’ultimo dato Istat relativo al mese di settembre) è inaccettabile che aziende come Ntt Data non riescano a trovare personale da assumere. Sono infatti centinaia le posizioni scoperte per mancanza di candidati.

«In cinque anni abbiamo raddoppiato la presenza in Italia e il volume di affari – ha spiegato l’amministratore delegato per l’Italia ed Emea, Walter Ruffinoni, nel corso dell’inaugurazione della sede milanese – . Collaboriamo con 40 università e abbiamo un piano importante di 5mila assunzioni in tutta Italia da qui al 2025, però abbiamo 800 posizioni aperte che non riusciamo a trovare». I profili più richiesti sono quelli di neo-laureati in materie scientifiche, da ingegneria a informatica, ma anche economisti e ragazzi con diploma di specializzazione Its. A mancare all’appello sono soprattutto le donne, per questo Ntt Data ha deciso di avviare dei percorsi di sensibilizzazione già dalle elementari per superare il digital divide di genere che in Italia resta molto elevato. «Abbiamo fatto 12mila ore di corsi di coding gratuiti nelle scuole primarie. Noi vorremmo assumere il 50% delle donne ma non le troviamo» ha spiegato Ruffinoni. L’azienda ha creato anche una sua scuola d’eccellenza per offrire percorsi formativi specifici, ad esempio sulla robotica e la cyber security, agli studenti universitari. L’80% in media viene assunto dalla stessa multinazionale, mentre un altro 20% trova lavoro in altre imprese del settore. Un altro effetto positivo della pandemia che sta particolarmente a cuore Ruffinoni è quello di aver riportato a casa, nelle regioni del Sud, i giovani talenti. «Negli ultimi due anni molti giovani sono rientrati dall’estero e o dalle regioni del Nord – ha spiegato l’ad che è di origini calabresi – . A Cosenza abbiamo un centro di innovazione dove vengono realizzate soluzioni da esportare negli oltre 50 paesi in cui opera il gruppo, a Napoli un centro di sicurezza all’avanguardia ». Realtà in continua crescita che nei prossimi anni assorbiranno il 20% della forza lavoro. Attualmente Ntt Data ha un fatturato di mezzo milione di euro e tra i suoi clienti ci sono i principali attori dell’economia italiana: i grandi gruppi bancari, le società multiservizi e gli operatori delle telecomunicazioni.

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