venerdì 22 maggio 2020
Da lunedì i bambini in età scolare dei dipendenti della I-Tronik di Vigonza potranno seguire i genitori
I figli al tempo della Fase 2? I genitori li portano con sé in azienda
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Una soluzione semplice per un problema spesso grande, quello di dove lasciare i figli durante l'orario di lavoro. Una azienda del padovano ha trovato la chiave di volta: da lunedì prossimo i bambini in età scolare, figli dei dipendenti dell'azienda I-Tronik di Vigonza, potranno andare al lavoro coi genitori. Ma non per lavorare, ovviamente. Perché all'ingresso, dopo il test della temperatura con il termoscanner, si separeranno dai genitori ed i giovani andranno in uno spazio a loro dedicato mentre gli adulti negli uffici.

Una soluzione ideata e messa in pratica dai tre soci, Stefano Germani, Michele Mattei e Lorenzo Rizzoli, dell'azienda padovana specializzata in soluzioni tecnologiche nel settore elettronico (circa 12 milioni di fatturato, oltre 20 dipendenti). Una soluzione per dare risposta concreta alle difficoltà familiari manifestate dai propri collaboratori nella Fase 2 dell'emergenza. Così nel dubbio della scelta tra grest, centri estivi e campiscuola il welfare è diventato aziendale.

Applicati i protocolli sanitari ed i regolamenti di sicurezza, 2mila metri quadrati saranno a disposizione dei giovani ospiti, compreso il giardino esterno ed i locali che sono stati organizzati secondo le severe misure previste per l'attività produttiva contro il virus -percorsi e servizi igienici dedicati, gel igienizzanti, plexiglass divisori, dispositivi di protezione. "Sedie, banchi, giochi e intrattenimenti ma soprattutto l'occhio vigile delle mamme rendono l'iniziativa strategica - spiega Germani - perchè in qualsiasi momento della giornata possono verificare il livello dell'entusiasmo dei figli". Nel programma di giornata sono previste anche lezioni e guide interattive per il recupero delle materie e le esercitazioni scolastiche. "Non mancherà il servizio baby sitter, la pausa pranzo e ovviamente la ricreazione con merenda" conclude Germani.

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