martedì 31 gennaio 2017
Il gruppo chiude un'operazione mai sperimentata in Italia con Credit Agricole, del valore di 10 milioni di euro, che prevede lo smobilizzo di uno stock di prosciutti in vista di nuove acquisizioni
Granarolo si finanzia «impegnando» 100mila prosciutti
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In Emilia, terra del buon cibo, va in scena la finanza del Prosciutto. Il gruppo Granarolo, Credit Agricole Cariparma e Credit Agricole Corporate & Investment Bank, hanno disegnato un'operazione ad hoc per lo smobilizzo di una partita di oltre 100.000 “Parma”, con un controvalore di circa 10 milioni di euro in modo da permettere al colosso agroalimentare bolognese di ottimizzare la propria struttura finanziaria e mettere nel mirino nuove acquisizioni. Nel dettaglio lo smobilizzo in questione - ossia la conversione in denaro dei pregiati salumi - riguarda oltre 100.000 cosce di Parma Dop con differenti livelli di stagionatura detenuti dagli stabilimenti Gennari, controllati al 100% da Granarolo. L'operazione, la prima nel suo genere sul mercato italiano, è stata raggiunta, così viene spiegato dagli attori, con un "elevato livello di ingegneria finanziaria, adattabile alle eccellenze enogastronomiche italiane per migliorare un problema strutturale per l'intero settore" come quello del "consumo di capitale circolante netto".


In particolare, commenta in una nota Gianpiero Calzolari, presidente di una Granarolo capace, nel 2015, di un fatturato superiore al miliardo di euro, "abbiamo accolto con grande soddisfazione questa innovativa modalità di collaborazione con un istituto di credito che oggi è funzionale ai piani di sviluppo nazionali e internazionali del Gruppo e che un domani potrà sostenere i piani di crescita dell'intero settore enogastronomico italiano che soffre del blocco di grandi capitali a magazzino". Parole che si completano con quelle di Giampiero Maioli, Ad di Credit Agricole Italia. "Siamo orgogliosi di aver finanziato una delle eccellenza agroalimentari italiane come Granarolo e di aver messo a disposizione la nostra expertise per accompagnarla nel suo ulteriore percorso di sviluppo, sperimentando per primi una soluzione che potrà essere un benchmark per l'intero settore".

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