giovedì 26 marzo 2020
Prima dell'emergenza sanitaria e della chiusura di parte delle attività produttive in calo i nuovi rapporti di lavoro. In esaurimento la spinta delle trasformazioni da tempo determinato
Un lavoratore in un fast food

Un lavoratore in un fast food - Fotogramma

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Per l'occupazione un trend negativo già prima dell'esplodere dell'emergenza sanitaria e del blocco di buona parte delle attività produttive. In attesa delle rilevazioni Istat sugli occupati a febbraio, che arriveranno mercoledì 1 aprile, infatti, i dati sui flussi delle assunzioni pubblicati dall'Inps testimoniano come già da gennaio sia scattata una netta frenata delle assunzioni.

Complessivamente le assunzioni, rilevate dall'Osservatorio Inps e riferite ai soli datori privati, a gennaio 2020 sono state 538.000, con una notevole contrazione rispetto alle 667.000 dello stesso mese dell’anno precedente. Su base annua, il saldo tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi risulta ancora positivo e pari a +45.000, ma con un valore nettamente inferiore sia a quello registrato alla fine di dicembre 2019 (+146.000) sia a quello rilevato a gennaio 2019 (+343.000). "Il trend occupazionale positivo, pertanto, risulta – a seguito della veloce decelerazione intervenuta soprattutto nell’ultimo trimestre del 2019 – prossimo all’esaurimento", spiega l'analisi dell'Inps. Sempre su base annua si conferma ancora la netta differenziazione fra andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e determinato: il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è passato da +247.000 (1/2019) a +296.000 (1/2020) mentre quello dei rapporti a tempo determinato è sceso da -32.000 (1/2019) a -230.000 (1/2020), come pure quello dei somministrati, che è passato da +2.000 (1/2019) a -67.000 (1/2020). Si tratta ancora dell'effetto del decreto Dignità approvato a metà 2018 e che ha "stretto" le condizioni per l'accensione di rapporti di lavoro a termine, favorendo invece la trasformazione in contratti a tempo indeterminato.

La forte spinta alla stabilizzazione, tuttavia, va anch'essa scemando in questo inizio del 2020. A gennaio, infatti, le trasformazioni da tempo determinato in "posti fissi" sono risultate 79.000, in flessione del 36% rispetto al 2019. Mentre complessivamente le assunzioni a tempo indeterminato sono state 103.660, in calo rispetto alle 169.558 dello stesso periodo dello scorso anno. Ancora in crescita (+21%), sempre nel primo mese dell'anno, risultano invece le conferme di rapporti di apprendistato giunte alla conclusione del periodo formativo. In leggera diminuzione, infine, le cessazioni (per dimissioni, licenziamenti e pensionamenti) che nel complesso sono state 461.000, ulteriore segno di un mercato più statico.

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