mercoledì 31 gennaio 2018
Il Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute sottolinea il valore economico e sociale che offre all'Italia il comparto costituito da sanità pubblica, impresa privata (e indotto)
La filiera della salute vale il 10,7% del Pil e ha 2,4 milioni di lavoratori
COMMENTA E CONDIVIDI

L'industria della sanità cura anche l'economia del Paese. La cosiddetta White economy, infatti, contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro a oltre 2,4 milioni di persone, ovvero circa il 10% dell'occupazione complessiva. Il Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato a Roma, sottolinea il valore economico e sociale che offre all'Italia il comparto costituito da sanità pubblica, impresa privata (e indotto). A fornire i numeri del settore lo studio realizzato insieme alle associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera (Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme).

Il perno decisivo della White economy, spiega il report, è costituito dall'industria privata della salute: un settore i cui principali indicatori di performance, nonostante la crisi, registrano miglioramenti significativi sia in termini percentuali, rispetto al totale nazionale, sia in termini assoluti. La filiera della salute "privata" (manifattura, commercio e servizi sanitari privati) rappresenta da sola, rispetto all'economia del Paese, il 4,9% del fatturato (144 miliardi di euro), il 6,9% del valore aggiunto (49 miliardi), il 5,8% dell'occupazione (circa 910 mila persone) e il 7,1% delle esportazioni (oltre 28 miliardi), con valori tutti in crescita rispetto al 2008.

Un gigante economico, ma anche un comparto industriale anticiclico: di fronte a un valore aggiunto complessivo dell'economia italiana rimasto pressoché invariato tra il 2008 e il 2015, il rapporto rileva che quello della filiera della salute è cresciuto del 14,3%. Ancora migliore è il dato sull'occupazione (in gran parte altamente qualificata), in aumento del+3,35% tra il 2008 e il 2015, contro un dato nazionale negativo (-9,2%).

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI