lunedì 5 ottobre 2020
Federcasse critica la mancata decisione dell'autorità Bancaria Europea di prorogare, almeno fino a gennaio 2021, le flessibilità regolamentari scadute il 30 settembre
Il presidente di Federcasse, Augusto dell'Erba

Il presidente di Federcasse, Augusto dell'Erba

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Allarme credito da parte di Federcasse. La Federazione italiana delle Banche di credito cooperativo (Bcc) e Casse rurali contesta la decisione dell'autorità Bancaria Europea di prorogare, almeno fino a gennaio 2021, le flessibilità regolamentari scadute il 30 settembre. “La mancata proroga delle misure di flessibilità per le moratorie da parte dell'EBA può incidere sulla capacità delle banche di erogare credito", afferma Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse, che nei giorni scorsi aveva richiesto ufficialmente di prolungare i tempi fino all’inizio del prossimo anno (e al 31 marzo 2021 per le imprese del turismo) in coerenza con quanto previsto dal decreto Agosto in fase di conversione – ritiene che ora si possa aprire una situazione di incertezza, a scapito di famiglie e imprese. “Non possiamo escludere – aggiunge dell’Erba - che una precoce rimozione delle misure dell’EBA possa portare ad una riduzione della capacità complessiva delle banche di erogare credito, con effetti pesantissimi. E questo perché, allo stato attuale, non sono certo venute meno le ragioni che hanno portato a varare le moratorie. Essere costretti a classificare a default un imprenditore oggi in momentanea difficoltà e che sarebbe invece di nuovo in grado di onorare il suo debito con la banca in una situazione di ripresa più consistente sarebbe un danno sia per l’impresa esposta sia per la banca creditrice”.
La posizione di Federcasse è sostenuta dalla forza dei numeri.. Per quanto riguarda le moratorie, secondo dati disponibili ad oggi sono oltre 335 mila le pratiche deliberate dalle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen e già operative per un importo complessivo superiore ai 40 miliardi di euro. Al 28 settembre scorso, le 250 BCC italiane - organizzate nei due Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea e Cassa Centrale Banca e, in Alto Adige, attorno alla Federazione Raiffeisen - avevano complessivamente trasmesso al Fondo di Garanzia delle PMI 164 mila richieste di garanzia a valere sulle misure del “Decreto Liquidità”. Si tratta di circa il 15% del totale delle pratiche inviate al Fondo, secondo dati forniti dal Medio Credito Centrale.
A fine settembre, in occasione del Festival nazionale dell'Economia Civile in Palazzo Vecchio a Firenze il presidente Augusto dell’Erba aveva ricordato che “senza il credito bancario gli investimenti non si fanno” e rivolgendosi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, collegato in video con il Salone dei Cinquecento, aveva ricordato che occorre che si concordino con gli altri partner europei quattro interventi sistemici nel negoziato per il Next generation Ue", tra cui, appunto,la proroga delle misure Eba a favore delle moratorie dei crediti (decreto Agosto) dal 30 settembre fino ad almeno il gennaio 2021”.

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